A Baku, in Azerbaijan, sta andando in scena la COP29 da qualche giorno e all'evento sul clima è arrivato anche un personaggio inaspettato: Ronaldinho. L'ex stella del calcio brasiliano ed europeo era presente alla Conferenza sul Clima, in qualità di prossimo testimonial della COP30, che si terrà in Brasile, nel 2025 a Belém, nello stato del Pará, in Amazzonia, ma l'inizio non è stato dei migliori. Ronaldinho ha suscitato non poche polemiche, soprattutto per il fatto che è arrivato a bordo di un jet privato, accompagnato da un ex dirigente di una compagnia petrolifera.

La presenza di Ronaldinho è stata organizzata in collaborazione con il governo brasiliano, che lo ha scelto come ambasciatore e testimonial per la prossima conferenza. L'uso di un jet privato per partecipare a una conferenza sul clima è stato visto come una contraddizione significativa. Molti hanno sottolineato l'ironia di un tale gesto, dato che i jet privati sono noti per le loro elevate emissioni di carbonio.

La COP30 sarà un evento cruciale, in quanto i Paesi presenteranno la seconda serie di contributi determinati a livello nazionale (NDC) per il raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi.

La conferenza si concentrerà anche sulla necessità di aumentare gli sforzi per la transizione energetica e la riduzione delle emissioni di carbonio.

La presenza di Ronaldinho come ambasciatore potrebbe contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica e a promuovere l'importanza delle azioni climatiche, ma la stella brasiliana dovrà cambiare m.

La partecipazione di Ronaldinho alla COP29 ha sollevato dibattiti e critiche, ma ha anche messo in luce l'importanza di coinvolgere figure pubbliche di rilievo per sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi climatici. La COP30 in Brasile rappresenta un'opportunità significativa per avanzare nella lotta contro il cambiamento climatico, e la scelta di Ronaldinho come testimonial potrebbe giocare un ruolo chiave nel raggiungimento di questo obiettivo.