Sai cos’è il booksharing? Ecco come guadagnare libri gratis facendo bene alla Terra

Nell’epoca della sharing economy e in un’ottica di economia circolare per fare del bene al pianeta, anche lettrici e lettori si stanno organizzando: grazie al booksharing e al bookswapping, leggere è diventato più ecologico, economico e coinvolgente.
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Sara Polotti 20 Agosto 2022

In Italia si chiama book-sharing, ma in realtà nel resto del mondo è più conosciuto come book-swapping. La sostanza però non cambia: la pratica dello scambio libri è sempre più diffusa ed è davvero rivoluzionaria: permette di mettere in circolazione i libri evitando che questi finiscano subito al macero.

Un modo economico per leggere, dunque, e un'ottima modalità per fare del bene al pianeta.

Ti stai chiedendo perché e come funziona? Ecco ciò che devi sapere riguardo la condivisione di libri, o booksharing.

Cos'è il booksharing

Il booksharing è una pratica che prevede lo scambio di libri usati, tendenzialmente tra privati, per ottenere libri a costo zero (o quasi) ed eliminare dalla libreria quelli che non interessano più, senza per questo buttarli via o donarli a chi non ha interesse. Scambiare tra persone in questo senso è molto meglio, perché chi scambia libri vuole davvero determinati titoli, e non si rischiano pile e pile di volumi che restano invenduti nei charity shop (che resta, ad ogni modo, una modalità etica di consumo letterario, perché anche in questo caso si tratta di economia circolare).

Il booksharing o bookswapping, quindi, è ideale per spendere meno nell'acquisto di libri, e allo stesso tempo diventa un'occasione per trattare bene la Terra, dal momento che si evita l'utilizzo di carta vergine per la produzione di nuovi libri.

E poi spesso si trovano e recuperano titoli introvabili e ormai fuori produzione!

Diverso, invece, è il bookcrossing: in questo caso, alcune persone lasciano libri qua e là per il mondo, a disposizione di tutti, per sperimentare la potenza della lettura e dello scambio monitorando dove questi libri finiscano. Oppure, semplicemente, per promuovere la lettura (come fa ogni tanto l'attrice Emma Watson).

I modi per scambiare libri

Esistono, al momento, diverse modalità per scambiare libri ottenendone altri a costo zero.

Il primo sono le casette di bookcrossing che si trovano disseminate in quartieri, bar, parchi o altri luoghi cittadini e rurali. Si tratta di piccole librerie o scaffalature in cui la gente può lasciare i propri libri, prendendone in cambio altri. La regola è: ne lasci uno, ne prendi uno.

Esistono poi i siti web e le piattaforme online di book sharing e book swapping, come AccioBooks (un progetto tutto italiano). Anche in questo caso l'approccio di base prevede lo scambio di un libro per un altro. Ogni utente, infatti, carica i libri che non vuole più, con la possibilità di cercarne altri. Se altri utenti hanno il titolo desiderato, si chiede la disponibilità ad uno scambio con i libri nella propria libreria virtuale. Dopodiché, ci si spedisce il libro vicendevolmente.

Come organizzarlo

Anche in piccolo, tuttavia, si può approfittare di questo nuovo modo di condivisione di libri. Proprio come in uno swap party per sbarazzarsi dei capi d'abbigliamento guadagnandone di nuovi, è possibile infatti organizzare in casa, in privato, dei piccoli eventi per vivacizzare la libreria. In che modo?

Ogni amico o ogni parente seleziona dai propri scaffali i libri che vorrebbe potenzialmente buttare via. Invece di portarli al macero o di regalarli a qualche charity shop, ci si organizza per una giornata insieme. Durante questa giornata, tutti i partecipanti mettono a disposizione di tutti gli altri i propri libri scartati. Ne porti cinque? Ne puoi prendere cinque. In questo modo, ognuno potrà potenzialmente portare a casa un alto numero di libri nuovi, libri inaspettati e sconosciuti oppure titoli che aveva da tempo nella propria lista to-read!