
In tutto il Giappone la fioritura dei ciliegi viene celebrata con un rito (chiamato Hanami) che si tiene tra aprile e maggio proprio in concomitanza con la fioritura di questi alberi. Ogni anno giapponesi e turisti provenienti da tutto il mondo si ritrovano nei parchi cittadini per ammirare lo spettacolo offerto dai fiori di ciliegio che cadendo a terra creano dei manti di petali rosa particolarmente affascinanti.
Questi ciliegi chiamati anche Sakura in Giappone sono diventati talmente tanto famosi che artisti come Van Gogh e Manet si sono lasciati incantare proprio dalla bellezza dei fiori di ciliegio, simbolo della primavera e di una natura che torna a meravigliare in tutto il suo splendore.
I fiori che sbocciano sui rami del ciliegio (Prunus avium) a inizio primavera sono particolarmente attrattivi per le api; sono di colore bianco o rosa pallido, estremamente delicati nelle loro tonalità e composti di norma da cinque petali, singoli o doppi, con stami di colore giallo.
In Giappone la varietà di ciliegio più popolare è lo Somei Yoshino che presenta dei fiori di colore bianco, venati da tratti di rosa pallido soprattutto in prossimità del gambo; i fiori di questa varietà hanno cinque petali, con una lunghezza che può variare dai 2 ai 5 centimetri.
Altri fiori invece, della varietà sakura invernale o fuyuzakura (Prunus subhirtella autumnalis) cominciano a sbocciare in autunno per poi continuare, seppur sporadicamente, per tutto l’inverno. Infine, altre varietà comprendono yamazakura, yaezakura e shidarezakura: la varietà yaezakura vanta grandi fiori, di un certo spessore e con ricchi petali rosa; la varietà shidarezakura, o pianto di ciliegio, possiede invece rami che cadono come quelli di un salice piangente, andando a creare cascate di fiori rosa.
Non stupisce che questi bellissimi fiori portino con sé uno o più significati. In Giappone, per esempio, il fiore di ciliegio simboleggia la felicità e la nascita, mentre in Cina simboleggia la sessualità femminile. In Europa, a partire dall’epoca vittoriana, donare un ramo di fiori di ciliegio è da sempre stato considerato un gesto di educazione, proprio per la delicatezza che contraddistingue questi fiori.
La leggenda giapponese di Sakura risale a centinaia di anni fa. Tutto ebbe inizio con il periodo feudale giapponese caratterizzato da guerre e massacri tra i vari popoli e fazioni interne alla nazione asiatica. I momenti di pace erano molto rari, ma quando arrivavano tutti sapevano dove andare per i riti religiosi. Esisteva un bosco intaccato dalle guerre e pieno di alberi.
In quel meraviglioso bosco si ergeva un albero che non fioriva mai. Pur essendo pieno di vita, sui suoi rami non apparivano mai i fiori. Per questo aveva l’aspetto di un albero morto, ritorto e secco. Ma un giorno, la fata dei boschi vedendo tanta solitudine si commosse, si avvicinò a lui e disse che avrebbe lanciato un incantesimo che sarebbe durato 20 anni. Durante questo lasso di tempo, l’albero avrebbe provato quello che prova il cuore umano. Forse così si sarebbe emozionato e avrebbe trovato la fioritura.
Se in questi 20 anni da umano non avrebbe mai provato nessun tipo di emozione, l'albero sarebbe tornato pianta e subito dopo sarebbe morto per sempre. Appena divenne umano percepiva solo odio e guerra e questo anche per il periodo attanagliato da battaglie tra i vari feudi. Un giorno però da uomo, l'albero vide una bella ragazza di nome Sakura che rispetto a tutti si mostrò gentile: condivideva sogni e speranze.
Quando Sakura gli chiese quale era il suo nome, all’albero venne in mente una sola parola: “Yohiro”, che significa speranza. Tra i due nacque una profonda amicizia e in breve tempo sbocciò l’amore. Un giorno Yohiro confessò a Sakura tutto il suo amore e la sua vera natura. Sakura rimase impressionata e restò in silenzio. Il tempo era passato e la scadenza dei 20 anni stava per avvicinarsi. Yohiro, che tornò ad assumere le sembianze di un albero, si sentiva molto triste.
In quel momento la fata tornò e chiese anche a Sakura cosa fare, se rimanere umana o fondersi con Yohiro sotto forma di albero. La decisione di Sakura fu quella di fondersi. Da quel momento l'alberò fiorì come un ciliegio .
(Pubblicato da Gaia Cortese il 23.03.2022
Modificato da Mattia Giangaspero il 13.02.2024)