Salone del Mobile 2023: sostenibilità, risparmio energetico ed economia circolare i temi della 61esima edizione

Sostenibilità, economia circolare e politiche del riciclo sono i temi che emergono dalle proposte allestite nell’ambito della 61esima edizione del Salone del Mobile.
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Gaia Cortese 19 Aprile 2023

Arte, design e soprattutto cultura. Il Salone Internazionale del Mobile di Milano, giunto quest’anno alla sua 61esima edizione, è nato nel 1961 per promuovere le esportazioni italiane dell’industria dell’arredo e dei suoi complementi, ma negli anni si è fatto sempre più promotore di una cultura che, a seconda del periodo storico, si è sviluppata seguendo determinate tendenze e movimenti di pensiero. 

Oggi le tematiche che influenzano questa manifestazione sono legate al tema ambientale, alla sostenibilità e all’economia circolare. Non solo. Si parla anche di risparmio energetico, di riuso e di rigenerazione, senza perdere di vista la necessità di una fruibilità efficace da parte dell’uomo dell'arredo e dei suoi complementi, così come degli allestimenti di una fiera di tali dimensioni.

Così già da diversi anni, il Salone Internazionale del Mobile ha dato prova di un impegno concreto nel cercare soluzioni e nel mettere in atto pratiche virtuose. Lo testimoniano l’adesione al Global Compact delle Nazioni Unite, la più importante iniziativa a livello mondiale per la sostenibilità aziendale, la condivisione di Linee Guida Green per la progettazione e la realizzazione degli allestimenti in fiera e l’avvio dell’iter per l’ISO 20121, la certificazione per il sistema di gestione sostenibile degli eventi.

Per l’edizione 2023 eventi e attività sono stati organizzati perché potessero avere un impatto quanto più positivo possibile, riducendo gli sprechi e utilizzando sapientemente le risorse. Così, per Euroluce, per esempio, sono state studiate delle strutture modulari che abbiano una continuità, se non all’interno della fiera, in altri luoghi, come già accaduto per Design with Nature di Mario Cucinella.

Non solo. Anche quest'anno la manifestazione ha avviato le procedure per individuare fornitori di materiali riciclati, riciclabili o riutilizzabili per la realizzazione delle parti comuni, con la volontà di rigenerare le risorse consumate e assorbire i rifiuti prodotti; pertanto il Salone del Mobile ha scelto partner istituzionali che hanno dimostrato di avere al centro della propria strategia una reale attenzione alle persone e al pianeta.

E non mancano poi numerosi esempi di aziende, scuole e accademie che, nel partecipare alla nota kermesse, presentano progetti legati al tema del design, della sostenibilità e del riciclo.

Alla Milano Design Week, per esempio, partecipa RUFA – Rome University of Fine Arts con il progetto SLURP  – Social Ludic Urban Regeneration Project, nell’ambito del quale un hub creativo lavorerà su possibili declinazioni del design, ipotizzando scenari applicativi e ricerche differenti dal tradizionale. I campi d’azione varieranno dal Landscape Design, con arredi urbani naturali fatti di cartone riciclato, terra ed erba, al Visual Design, con opere pittoriali su larga scala e segnaletica orizzontale per ravvivare Piazza Schiavone e collegarla alla scuola, fino al Product Design, con workshop incentrati sulle potenzialità del pallet.

Bra–Very Bar è il nome del progetto corale delineato da 20 scuole di design, tra cui il SAE Institute, in occasione della Milan Design Week

Per l’occasione anche il SAE Institute, accademia per le arti creative, ha voluto restituire nuova vita ad alcuni oggetti dismessi "facendoli suonare". nella giornata del 22 aprile gli studenti dell’accademia sperimenteranno nuove soluzioni creative insieme al GLAUK sound emoticon, la cui tecnologia permette di trasformare qualsiasi materiale in un diffusore di suono. pplicando tecniche di sound design, si potrà scoprire come da oggetti che hanno terminato il proprio ciclo di vita sia possibile creare strumenti sonori unici, sfruttando le proprietà dei materiali con cui sono costruiti. Un approccio creativo e circolare, che promuove la rigenerazione attraverso l'utilizzo di oggetti che sarebbero altrimenti destinati alla distruzione.