
Viaggiare in treno è comodo, sostenibile e spesso rilassante. Ma sapevi che esistono patologie per cui è sconsigliato — o addirittura vietato — salire su un convoglio ferroviario? Alcune sono abbastanza conosciute, ma ce n'è una che quasi nessuno ha mai sentito nominare… ed è davvero sorprendente.
Se soffri di insufficienza cardiaca scompensata, aritmie gravi o hai avuto un infarto da poco, il viaggio in treno, specialmente su tratte lunghe o con treni ad alta velocità, può rappresentare un rischio. La variazione di pressione e lo stress possono peggiorare le condizioni.
Quando è vietato?
Molti medici sconsigliano di viaggiare fino alla completa stabilizzazione. In alcuni Paesi, come la Svizzera e la Germania, le ferrovie possono anche rifiutare l’imbarco se si presenta un certificato medico contrario.
Restare seduti per molte ore può favorire la formazione di coaguli nelle vene profonde, specialmente nelle gambe. Chi ha già avuto episodi di TVP dovrebbe evitare lunghi viaggi senza pause e, in alcuni casi, anche viaggi di media durata in treno.
Il rischio?
Un trombo può staccarsi e causare embolie polmonari. Meglio viaggiare solo dopo un consulto medico e con calze contenitive, esercizi periodici o anticoagulanti, se prescritti.
Sembra banale, ma chi soffre di panico nei luoghi chiusi o affollati può trovarsi in grande difficoltà su un treno, soprattutto in gallerie o su convogli pieni.
Cosa succede?
In casi estremi, l'accesso può essere negato per ragioni di sicurezza personale e collettiva. Alcune compagnie ferroviarie suggeriscono la presenza di un accompagnatore o un certificato di idoneità al viaggio.
E qui arriva la patologia che quasi nessuno conosce: la Sindrome di Mal de Débarquement. Si manifesta con una sensazione continua di oscillazione o movimento, anche dopo giorni dal termine di un viaggio su un mezzo in movimento.
Perché è un problema?
Chi ne soffre può sperimentare vertigini debilitanti e un disequilibrio costante, aggravati da nuovi viaggi in treno, nave o aereo. Non esistono cure specifiche e il disturbo può durare mesi o anni.
Non tutti possono viaggiare in treno in sicurezza. Se hai una di queste condizioni, meglio pensarci due volte e valutare opzioni alternative. E adesso che conosci la Sindrome di Mal de Débarquement, puoi stupire i tuoi amici… magari mentre prendi l’auto per la prossima gita!