
La ruggine è una patina dal colore rossastro, dall’aspetto grumoso, che tende a formarsi su tutti i materiali ferrosi. Si forma in seguito al processo di ossidazione del ferro in presenza dell’ossigeno che è comunemente presente nell’aria e nell’acqua. Sfatato il falso mito che la ruggine possa provocare il tetano (causato invece da un batterio chiamato Clostridium tetani), rimane comunque un problema perché con il tempo questa patina rossastra continua a corrodersi, fino a consumarsi completamente.
Lo strato di ruggine però, ha una natura chimica tale da essere comunque lievemente legato al metallo da cui si genera e, sgretolandosi a poco a poco, lascia la parte sottostante di metallo esposta ad un ulteriore processo di erosione. Ecco perché inevitabilmente, qualsiasi oggetto attaccato dalla ruggine è destinato a deteriorarsi molto velocemente se non si interviene in modo appropriato.
Immaginare che la ruggine possa formarsi solo su superfici ferrose esposte ai fenomeni atmosferici come cancelli, inferriate e recinti, è errato. La ruggine compare spesso e volentieri su molti oggetti utilizzati comunemente in casa: la buona notizia è che può essere rimossa, anche se non facilmente e con i prodotti a cui potresti pensare. Ad esempio, dimenticati di ingredienti come l'aceto bianco, quello di mele, il limone o le patate crude, che avranno solo l'effetto di farti strofinare a vuoto senza però togliere veramente le macchie di ossido di ferro.
La ruggine, d'altronde, è piuttosto resistente e sconfiggerla non è così semplice. Puoi provarci però con una soluzione fatta da acido citrico al 20%, da applicare alla superficie arrugginita, magari aiutandoti con qualche oggetto per grattare nei punti più duri; in seguito, non ti resta che sciacquare il tutto con una soluzione di acqua e soda, per poi asciugare. Se si tratta di un cancello, a questo punto potrai riverniciarlo del colore che preferisci. Se invece hai rimosso la ruggine da una superficie che non utilizzi poi così spesso, puoi terminare con una passata di olio di lino o di mandorle, che avrà un'azione protettiva che renderà più difficile una nuova ossidazione. L'unica vera accortezza che dovresti avere, è quella di valutare il materiale da trattare: il marmo, ad esempio, non può essere pulito con alcun tipo di acido dato che si rovinerebbe, quindi informati prima di iniziare il procedimento.