La prima volta che l'hai vista, potresti avere confuso la gerbera con una margherita, perlomeno prima di notare lo stelo più lungo e la corolla più grande e coloratissima: può essere bianca, gialla, rosa, lilla, viola, rossa o arancione, ma a prescindere dalla tonalità devi sapere che si tratta di una pianta erbacea che fiorisce dall'estate fino all'autunno, ed oltre a colorare i prati è ideale per dare un tocco di allegria al tuo balcone o al giardino.
Qui su Ohga ti abbiamo già spiegato che, proprio a seconda dei colori, il fiore può assumere un significato diverso; di seguito, invece, ci concentreremo sulle informazioni utili per la coltivazione e la cura. Al genere Gerbera appartengono più precisamente circa un centinaio di specie di piante perenni originarie delle aree tropicali ed equatoriali del mondo, come Asia, Africa e Sud America, ma sono state coltivate in Europa fin dalla fine dell’Ottocento, per questo motivo ne esistono moltissimi esemplari ibridi.
Possono essere coltivate in terra o in vaso, generalmente a scopo ornamentale. Alcune gerbere possono raggiungere anche i 45 cm di altezza, e sono quelle che vengono coltivate per ricavarne fiori recisi. Le gerbere comunemente coltivate in giardino invece non superano i 30-35 cm di altezza.
Il genere Gerbera appartiene alla famiglia delle Asteraceae, anche dette Composite, e come ti ho detto comprende moltissime specie provenienti da Asia, Africa e Sud America. È una pianta principalmente ornamentale che ha come caratteristiche principali i suoi fiori dai colori vivaci e la sua forma affascinante.
A livello di diffusione, in Italia potresti imbatterti più facilmente nella Gerbera jamensonii (detta anche margherita del Transvaal), che è originaria del Sudafrica ed è molto apprezzata per la sua fioritura, tanto che è molto facile vederne il fiore reciso in bella esposizione.
Uno dei paragoni che potresti aver sentito è quello tra le gerbere e le margherite, dato che queste due piante si somigliano molto come aspetto. Le differenze emergono però andando a vedere nel dettaglio le caratteristiche: la gerbera ha infatti dimensioni maggiori, come puoi notare tu stesso dallo stelo più lungo, solitamente tra i 30 e 40 cm, dai petali carnosi e allungati e da una corolla semplicemente più grande. Alla tinta unica bianca della margherita, poi, la gerbera risponde con una varietà di colori impressionante, che comprende l'arancione, il rosso, il viola o il rosa, per citarne solo alcuni.
I fiori della gerbera hanno l'interessante caratteristica di aprirsi con l'arrivo della luce, quindi schiudendosi all'alba per poi richiudersi dopo il tramonto. Quello della fioritura è uno spettacolo che, se la pianta è messa nelle giuste condizioni, può iniziare in primavera e durare anche oltre l'estate, fino all'autunno. Per tua fortuna, parliamo di una pianta piuttosto resistente, il che renderà la coltivazione più agevole.
Il periodo migliore per piantare i semi della gerbera è il mese di marzo, o comunque l'inizio della primavera: dovrai spingerli sotto la superficie con un pezzo di legno e ricoprire il vassoio con un foglio di plastica trasparente, che andrà rimosso con la comparsa dei primi germogli, dopo circa 2 settimane. In questo periodo, tieni il contenitore con i semi in una posizione all'ombra, garantendogli però una temperatura compresa tra 20-25 gradi e mantenendo sempre il terreno ben umido.
Se hai deciso di coltivare la gerbera nel terreno, allora scegli una posizione dove la pianta possa ricevere almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno. Il terreno dovrebbe essere ben drenato e leggermente acido con un pH compreso tra 5,5 e 6,5. Il drenaggio è essenziale, poiché le gerbere non tollerano il ristagno dell'acqua.
La gerbera è una pianta che ha bisogno di una modesta quantità di luce solare al giorno, se coltivata in giardino. Per quanto riguarda il terreno, evita le aree del giardino dove l'acqua tende a ristagnare dopo le piogge. Inoltre, dal momento che la gerbera potrebbe essere danneggiata dal forte vento, piantala in un'area del giardino che offre una certa protezione.
Se coltivi una gerbera in vaso, posizionala nei pressi di una grande finestra in modo che riceva tutta la luce solare di cui ha bisogno, almeno sei ore al giorno, e che goda di una buona ventilazione.
La gerbera predilige la terra fresca, ben drenata, preparata con uno strato di argilla espansa per favorire il passaggio dell’acqua. Il nemico numero uno per la gerbera è, infatti, il ristagno idrico, perché se questa pianta viene lasciata immersa a lungo nell'acqua è facile che le radici possano marcire.
Il concime più indicato per la gerbera è quello per le piante fiorite, nello specifico un concime liquido che abbia una buona quantità di potassio. Ti basterà mescolarlo con l’acqua che utilizzi per le innaffiature periodiche e somministrarlo almeno ogni due settimane.
La gerbera teme i ristagni idrici, ma vuole le radici sempre leggermente fresche. Per quanto la gerbera sia facile da coltivare, le innaffiature meritano un capitolo a parte. Per non sbagliare, assicurati di innaffiare la pianta solo quando noti la terra asciutta nei primi 5 cm di profondità, Non bagnare mai le foglie e il colletto della pianta, vale a dire quella zona di passaggio fra il fusto e la radice: innaffia solo la terra alla base della pianta.
È importante evitare che la pianta riceva il sole diretto, specialmente dove le temperature sono molto elevate: considera infatti che per natura, nelle sue terre d'origine, la gerbera ama i posti ben areati e gradisce una luce soffusa, a volte anche interrotta dagli alberi intorno a lei, dato che solitamente non cresce in pieno campo e totalmente esposta al sole. Indicativamente, la temperatura ideale è di 15 gradi durante la notte e di 20-25 gradi nelle ore del giorno. Trova quindi un posto che permetta alla pianta di non prendere sole in modo diretto, posizionala in un luogo che è in penombra.
Per far crescere la gerbera in modo sano e rigoglioso, sappi che il terreno deve essere costantemente umido, ma non eccessivamente bagnato. Per questo motivo, innaffiale quando il terreno inizia a seccarsi in superficie, inoltre evita l'accumulo di acqua nel sottovaso, poiché le radici possono marcire. Ricordati poi di cambiare terreno ogni 2-3 anni, per evitare problemi legati all'esaurimento del suolo.
La gerbera inoltre è facilmente attaccabile dagli afidi. Se la pianta è coltivata in vaso puoi risolvere il problema con delle pastigliette di insetticida da mettere direttamente nel terreno; diversamente, se la gerbera è coltivata in giardino puoi spruzzare un prodotto a base di piretrine.
Le piante di gerbera in vaso vengono colpite anche dal ragnetto rosso: questo succede soprattutto se la pianta è particolarmente esposta al calore e l’ambiente circostante è poco umido. Per rimediare sposta la pianta in una zona meno soleggiata e bagna spesso il pavimento intorno per creare maggiore umidità.
Le gerbere non sono piante resistenti al gelo e sono sensibili alle temperature fredde. In inverno, è importante fornire loro una protezione adeguata per evitare danni alle piante. L'inverno è meglio che tu metta la tua gerbera dentro casa, altrimenti puoi optare per una serra riscaldata.
Gerbere e margherite spesso vengono confuse. C'è da dire che entrambi questi fiori appartengono alla famiglia delle Asteraceae ma presentano caratteristiche distintive che li rendono unici. A cominciare dall'aspetto: le gerbere infatti sono più grandi e decisamente più colorate rispetto alle margherite, che tendono ad avere un aspetto più semplice e delicato e hanno tendenzialmente due colori, bianco e giallo.
Lo stelo poi è diverso perché quello delle gerbere è più lungo e robusto mentre quelli delle margherite sono più sottili e corti.
Oltre all'origine (le margherite provengono dall'Europa e dell'Asia occidentale mentre le gerbere dal Sud Africa, America e Asia), i due fiori si differenziano anche per il significato che tradizionalmente si affibbia loro: le margherite infatti simboleggiano innocenza, purezza e amore fedele mentre le gerbere vengono associate a bellezza, purezza e gioia.
(Articolo scritto da Gaia Cortese il 22 giugno 2020,
modificato da Francesco Castagna il 3 ottobre 2023
modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 1 agosto 2024)