
Sono rari, perché non è facile incontrarli in una normale giornata al mare a meno che non ci si immerga giù giù nelle buie profondità dell’oceano.
Di conseguenza sono anche misteriosi, perché qualunque forma di vita che prolifera a 600 metri sotto la superficie dell’acqua non può che restare enigma per l’uomo.
E poi, sono assolutamente affascinanti. Sì, perché hanno una forma stretta e allungata, delicata e soprattutto così trasparente che possono essere facilmente scambiati per delle schegge di vetro.
Sto parlando di una particolare specie di molluschi che la scienza etichetta come Cymbulia peronii ma che nel linguaggio comune sono noti – a giusta ragione – come “scarpette di Venere”.
Appartenenti alla classe dei gasteropodi ciò che colpisce di questi molluschi marini è appunto la loro struttura unica e trasparente che li fa apparire come dei frammenti vitrei che galleggiano nel mare.
Questa caratteristica è conferita loro da una pseudo-conchiglia trasparente chiamata pseudoconca. Si tratta di una struttura cartilaginosa che sostituisce la classica conchiglia calcarea a cui siamo abituati, contraddistinta da una forma stretta e allungata che ricorda appunto quella di una piccola scarpa o pantofola.
Per questo e per l’eleganza simile a quella una scultura di cristallo deriva, come puoi intuire, il nome di scarpetta di Venere.
La trasparenza garantita della pseudoconca non rappresenta solo un dettaglio estetico degno di nota ma è anche un efficacissimo strumento di protezione. In questo modo questi molluschi possono infatti mimetizzarsi nell’ambiente marino sfuggendo così all’azione di vari predatori.
Le scarpette di Venere – che non devi confondere con il fiore simile a un'orchidea – sono comunque molluschi di piccole dimensioni – aggiungono i 6 centimetri al massimo in età adulta – e sono prevalentemente distribuite nelle acque profonde degli oceani. Vivono principalmente nel Mar Mediterraneo e lungo le coste dell'oceano Atlantico ma a profondità quasi proibitive.
Li puoi trovare infatti a 150 metri così come a 600 metri sotto il pelo dell’acqua, dove la temperatura è costante e le condizioni ambientali stabili.
È possibile tuttavia vederli anche in superficie durante particolari condizioni oceanografiche, come il rimescolamento delle acque.
Rari, misterio, affascinanti ma anche estremamente utili, questi molluschi rivestono anche un ruolo ecologico non indifferente. Le scarpette di Venere contribuiscono infatti alla biodiversità marina, fungono da indicatori della salute degli habitat marini profondi e decomponendo la materia organica aiutano riciclare i nutrienti per altri essere marini.
L'immagine in copertina che rappresenta una Cymbulia peronii è presa da Wikipedia Commons