Sisma Bonus 2023: a chi è rivolto e cosa possiamo fare per proteggere le case dai sismi

La penisola italiana ha un elevato rischio sismico, inteso come perdite attese a seguito di un terremoto, in termini di vittime, danni alle costruzioni e conseguenti costi diretti e indiretti. L’Italia ha messo a disposizione quindi un bonus per rendere le abitazioni più resistenti ai terremoti. Vediamo come.
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Francesco Castagna 3 Ottobre 2023

Negli ultimi anni l'Italia è sempre più interessata da fenomeni sismici, a renderlo noto non sono soltanto i più rinomati esperti nostrani, ma anche l'INGV, ovvero l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e la Protezione Civile, che segnala come la pericolosità del nostro Paese sia inferiore a zone come California e Giappone, ma maggiore in termini di vulnerabilità per via della fragilità del patrimonio edilizio. Per capire meglio lo stato delle cose servirebbe prima conoscere alcuni dati: secondo l'Associazione nazionale costruttori edili, il 78% delle case italiane è stato costruito su territori a rischio sismico, mentre solo il 27% circa degli immobili è antisismico (dati Cnr). 

Secondo le informazioni presenti sul sito della Protezione Civile: "Il rischio sismico è determinato da una combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e dell'esposizione ed è la misura dei danni che, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti), ci si può attendere in un dato intervallo di tempo".

I recenti episodi che si sono verificati nell'area dei Campi Flegrei ne sono la prova: le forti scosse dell'ultimo mese hanno messo a dura prova centinaia di abitazioni a ovest di Napoli. Lo scenario sicuramente non è tranquillo, le case infatti presentano crepe sui muri e il dissesto comincia a essere sempre più evidenti. "In questo momento non ci sono collegamenti ufficiali da parte dell'Ingv tra il bradisismo e la possibile eruzione dei Campi Flegrei", ha dichiarato il Presidente della Protezione Civile Campania, Italo Giulivo.

Il Governo intanto ha aperto un tavolo con la Regione Campania, ma l'Italia ha predisposto un bonus per tutti i cittadini che hanno intenzione di rendere la propria casa antisismica: il Sisma Bonus. Nel 2023 questa agevolazione è stata inserita nuovamente nella finanziaria, ma di cosa si tratta e, soprattutto, come si fa a ottenerla?

Cos'è

Più conosciuto come "Sisma Bonus", il nome effettivo della misura è "Casa Sicura", un incentivo previsto dalla legge di bilancio per l’anno 2017 e rinnovato dalla legge di bilancio 2022, a favore dei proprietari delle abitazioni. L'agevolazione sarà attiva fino a dicembre 2024 e prevede "una detrazione fiscale per incentivare interventi di ristrutturazione di edifici (o parti di essi) finalizzati all'adeguamento antisismico e alla messa in sicurezza per edifici immobili adibiti sia ad abitazione che ad attività produttive".

A chi è rivolto

Il Bonus in questione è rivolto a tutti coloro che sono proprietari di edifici nelle zone a rischio 1, 2 e 3, ovvero le zone di classificazione sismica, per effettuare interventi di messa in sicurezza migliorando la classe di rischio dell'immobile. Per capire se la tua casa si trova in un territorio a rischio sismico puoi recarti al Comune e richiedere le adeguate certificazioni.

Come funziona

Cosa fare quindi se hai intenzione di ristrutturare casa con interventi per renderla antisismica? Palazzo Chigi spiega che la detrazione è ripartita in 5 anni e, in base ai casi, è:

  • del 50%, fino a 96.000 euro per unità immobiliare
  • fino al 70% o 80% nel caso in cui dagli interventi derivi, rispettivamente, una diminuzione di una o due classi di rischio
  • del 75 per cento e dell'85 per cento se gli interventi sono realizzati rispettivamente sulle parti comuni di edifici condominiali

Se invece parliamo di "interventi che abbiano ad oggetto parti comuni di edifici condominiali, ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3, e che siano congiuntamente finalizzati alla messa in sicurezza antisismica ed alla riqualificazione energetica", allora parliamo di una ripartizione in 10 anni e di una detrazione pari all'80% o 85%, "fino ad un ammontare delle spese non superiore a 136.000 euro (moltiplicato per il numero delle unità' immobiliari di ciascun edificio)".

Come si richiede?

Lo spiega una FAQ dell'Agenzia delle Entrate "Per richiedere il sisma bonus occorre indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e, se i lavori sono effettuati dal detentore, gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo (per esempio, contratto di locazione) e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione".