
Jenna Tanner, 49 anni, residente a Broken Arrow, in Oklahoma, ha vissuto un’esperienza al limite tra la vita e la morte dopo essere stata colpita da un infarto widowmaker, una delle forme più pericolose di attacco cardiaco. Durante l’arresto cardiaco, ha riferito di aver vissuto un’intensa esperienza extra-corporea, che ha descritto come “un sogno fuori dal tempo”.
Tutto è iniziato nel marzo 2022, quando Jenna ha cominciato ad avvertire difficoltà respiratorie e dolore al petto, sintomi che ha inizialmente attribuito a un’influenza. I suoi figli si erano appena ripresi da un malanno stagionale, e anche lei pensava si trattasse di qualcosa di simile.
Ma un giorno, mentre era sola in casa, la situazione è precipitata. “Mi è sembrato che un elefante si fosse seduto sul mio petto. Ho capito subito che stavo avendo un infarto”, ha raccontato Jenna ai media locali. Nonostante il dolore, è riuscita a strisciare fino a un’altra stanza per prendere il telefono, chiamare il marito e allertare i soccorsi, prima di perdere conoscenza.
Quando l’ambulanza è arrivata, Jenna aveva già smesso di respirare. I soccorritori hanno iniziato le manovre di rianimazione, mentre lei racconta di aver vissuto quella che definisce una esperienza pre-morte.
“Mi sembrava di fluttuare nello spazio, in una sorta di nebulosa colorata piena di stelle”, ha spiegato. “Non ho rivissuto nessun momento brutto della mia vita. Pensavo solo alle persone care e ai luoghi belli”.
Secondo la donna, la sensazione era di pace assoluta, come se il corpo non avesse più peso.
Jenna è sopravvissuta a un infarto noto come “widowmaker”, termine usato per descrivere un attacco di cuore causato da un’ostruzione dell’arteria discendente anteriore sinistra, che porta sangue alla parte più estesa del cuore.
Si tratta di uno degli infarti più letali: quasi il 50% dei decessi avviene nelle prime ore dopo la comparsa dei sintomi. E anche chi sopravvive, nel 10% dei casi non supera l’anno successivo. La tempestività dei soccorsi è stata fondamentale per salvare la vita di Jenna, che rientra nel 40% dei casi rari in cui si riesce a sopravvivere.
Il cardiologo che l’ha assistita ha dichiarato: “In oltre 20 anni di carriera e più di 4.000 interventi, non avevo mai visto nulla del genere. Non pensavo fosse possibile sopravvivere a un infarto widowmaker in quelle condizioni”.
L’intervento di emergenza è avvenuto fuori dall’ospedale, rendendo la sopravvivenza di Jenna ancora più sorprendente. Oggi, la sua testimonianza offre un messaggio potente sull’importanza di riconoscere i sintomi di un infarto e agire tempestivamente.