Sostenibili per l’eternità: le sepolture green sono sempre più diffuse

La sepoltura verde è sempre più diffusa e legalizzata in tutto il mondo. Si tratta di una scelta ecologica, sostenibile e rispettosa per rendere la propria morte meno impattante sul pianeta Terra (senza precludere ai propri cari la possibilità di vivere il proprio lutto).
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Sara Polotti 14 Aprile 2023

Essere sostenibili è una scelta di vita fatta di tanti piccoli tasselli per ridurre la propria impronta sull'ambiente. Il passaggio dell'uomo sulla Terra, infatti, ha conseguenze devastanti, e lo stiamo vedendo concretamente nell'ultimo periodo. E per quanto siano le macro-decisioni a poter cambiare la rotta, i gesti quotidiani delle persone sono gocce che possono fare la differenza.

C'è chi decide di non usare più la plastica, chi opta per una mobilità più sostenibile, chi decide di seguire una dieta vegetariana o vegana per contrastare l'inquinamento dovuto agli allevamenti intensivi e chi di non fare figli a causa dell'emergenza climatica. E c'è anche chi decide di non farsi seppellire o cremare secondo i metodi tradizionali. Sono infatti sempre di più le persone che scelgono una sepoltura green, per essere sostenibili e poco impattanti anche nel momento del trapasso.

Luke Perry per esempio aveva scelto di essere tumulato indossando un abito disseminato di spore fungine per velocizzare la sua decomposizione nel terreno, e molti stati americani hanno legalizzato il compostaggio umano. Ma di cosa si tratta?

Cos'è una sepoltura green

Una sepoltura green (in italiano "sepoltura verde") è un'opzione funebre che mira a ridurre l'impatto ambientale del processo di sepoltura (e che, al contempo, risulta più economica rispetto a quella classica).

Invece di utilizzare metodi tradizionali di sepoltura, dunque, una sepoltura green impiega modi e materiali naturali e biodegradabili.

Le sepolture verdi sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni come una scelta ecologica e rispettosa dell'ambiente per coloro che desiderano prendersi cura della Terra anche dopo la morte.

Le sepolture tradizionali non sono sostenibili

A questo punto va quindi fatto un passo indietro: se la sepoltura green è sempre più diffusa è perché, di fondo, la sepoltura tradizionale non è così ecologica. Le classiche tombe, cremazioni e tumulazioni allo stato delle cose includono infatti l'uso di prodotti chimici tossici e materiali non biodegradabili come vernici, plastica e metalli.

Anche la stessa sepoltura tramite bara o urna in un apposito cimitero di base è già impattante. Nel mondo naturale, infatti, i corpi tornerebbero alla Terra grazie al naturale processo di decomposizione, che invece viene qui impedito e rallentato (già durante la preparazione della salma, che prevede l'uso di sostanze chimiche come formaldeide e altri conservanti dannosi per l'ambiente). Nelle sepolture tradizionali, la salma viene di fatto solitamente posizionata in una cassa di legno o metallo, che non è biodegradabile e può persistere per decenni o addirittura secoli nel terreno.

Per la cremazione il discorso non cambia molto. Nelle cremazioni tradizionali i materiali della cassa, come le maniglie in metallo o le imbottiture in plastica, possono anche causare la produzione di inquinanti nell'atmosfera durante la combustione. Inoltre, i processi possono rilasciare una quantità significativa di anidride carbonica e altri gas serra nell'atmosfera. Si parla addirittura di 250 chilogrammi di anidride carbonica per persona cremata.

Le opzioni di sepoltura

Ci sono diverse opzioni per le sepolture verdi:

  • Sepoltura in una bara biodegradabile: le bare biodegradabili sono fatte di materiali naturali come legno non trattato, cartone, vimini, canne o fibre naturali come il lino e la canapa. Queste bare si degradano naturalmente nel terreno senza lasciare traccia di sostanze chimiche nocive nell'ambiente.
  • Sepoltura senza una bara: Questa opzione prevede la sepoltura diretta del corpo nel terreno senza l'utilizzo di una bara. Al contrario, il corpo viene coperto con un lenzuolo biodegradabile o una coperta in fibra naturale come lana o cotone.
  • Cremazione con urna biodegradabile: Questa opzione prevede il riutilizzo delle ceneri della persona cremata, che vengono poi immagazzinate in un'urna biodegradabile da piantare nel terreno. In certi Paesi è possibile anche disperdere le ceneri in un'area naturale come un bosco o un prato.

Dove è legale?

Sono diversi gli Stati che stanno legalizzando sempre di più la pratica delle sepolture sostenibili, dedicando zone verdi all'inumazione senza bara e addirittura permettendo il compostaggio umano. È il caso di alcuni Stati americani (come Washington, Colorado e Oregon), che da qualche anno offrono la possibilità ai residenti di essere tumulati in contenitori biodegradabili con trucioli di legno, erba medica e paglia, da seppellire direttamente nel terreno. In un solo mese il corpo torna quindi alla Terra, grazie al lavoro naturale di insetti e batteri. A quel punto, il terreno viene consegnato a familiari e persone care che possono usarlo per concimare e fare crescere nuove piante.

A Hong Kong, addirittura, il governo centrale ha istituito il Green Burial Central Register, un registro online nel quale le persone possono segnare le proprie volontà in merito di sepoltura verde. Le loro ceneri verranno poi legalmente sparse nei diversi Gardens of Remembrance, Giardini della Memoria, in maniera più sostenibile e dolce rispetto alla classica sepoltura.

In Italia tutto questo non è ancora permesso: la legge parla solo di cimiteri e le sepolture sono permesse solo in presenza di una barriera tra corpo e terreno. I cadaveri non possono quindi essere decomposti. Tuttavia, è possibile utilizzare le ceneri senza disperderle, e quindi come concime. Alcune aziende stanno già proponendo urne pensate a questo scopo: inserendo le ceneri della persona cara e interrando l'urna nel terreno cresceranno un albero o una piccola pianta grazie all'azione fertilizzante delle ceneri.