
C’è chi vede i murales come un’arte necessaria alle grandi città per ridare vita a strade grigie ed edifici spenti e chi invece ancora fa fatica a capirli, considerandoli alla stregua di atti vandalici e minaccia al decoro urbano. Ma se ti dicessi che il disegno che ricopre le facciate di alcune vie del centro è in realtà uno strumento che cattura lo smog convertendolo in aria pulita?
Negli ultimi anni si è parlato molto di “alternativa sostenibile”. Un concetto che ha investito tutti gli ambiti possibili, dalle abitudini personali alle normative, fino a coinvolgere anche attività commerciali e addirittura l'arte di strada. Milano, da sempre in prima fila nella ricerca di un punto di incontro tra innovazione e sostenibilità, anche stavolta non si è fatta mettere in piedi in testa da nessuno. E alla classica vernice per dipingere i muri ha introdotto l'alterativa sostenibile.
Nel corso della Green Week, infatti, l’arte eco-friendly è esplosa, colorando di sostenibilità le facciate di tre palazzi situati in zone diverse della città. Queste tre opere, situate in Corso Garibaldi, Porta Romana e via Padova, hanno in comune una particolarità: sono state tutte realizzate con Airlite, una vernice speciale che si attiva con la luce e converte lo smog in aria pulita.
Una rivoluzione green che passa attraverso la street art, una conversione ecologica che interessa i muri delle case che troppo spesso vediamo anneriti dall’eccessivo smog che soffoca le metropoli come Milano. E non è finita qui. Perché a partire dal 7 ottobre, lo street artist Iena Cruz inizierà la realizzazione del suo nuovo murales, nell’ambito del progetto No Plastic More Fun di Worldrise Onlus, per il quale è stata effettuata una selezione tra varie facciate della città candidate a diventare la tela del nuovo progetto antismog. La scelta, alla fine, è ricaduta su un edificio di Lambrate, che presto vedrà l’artista all’opera per restituire bellezza e aria pulita a questa zona di Milano.