Stress e ansia indeboliscono le cure contro il cancro e rafforzano la malattia

Secondo un nuovo studio il cortisolo e altri ormoni prodotti dal nostro corpo quando siamo in ansia o sotto stress potrebbero indebolire il nostro sistema immunitario, rendendo quindi meno efficaci i trattamenti immunoterapici impiegati nella cura del cancro.
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Maria Teresa Gasbarrone 6 Dicembre 2023
* ultima modifica il 06/12/2023

Lo stress fa male alla salute, lo abbiamo sentito dire centinaia di volte, ma ora un nuovo studio scientifico, condotto dal Netherlands Cancer Institute di Amsterdam e pubblicato su Nature  Medicine, aggiunge un ulteriore, importante dettaglio alla conoscenza che abbiamo del legame tra stress e salute: le emozioni negative, quali stress, ansia, ma anche vere e proprie condizioni psichiche, come la depressione, possono compromettere il percorso di guarigione nei malati oncologici, attaccando la risposta del sistema immunitario.

Il cancro sarebbe infatti in grado di "rafforzarsi" proprio attraverso queste emozioni, sfruttandole per proteggersi dai tentativi da parte del sistema immunitario di contrastarlo. Ciò significa che ansia, stress e depressione potrebbero perfino compromettere l'esito dei trattamenti immunoterapici. Ecco perché – evidenziano gli autori dello studio – è fondamentale curare anche la salute mentale, oltre a quella fisica, nei pazienti oncologi.

Come agiscono ansia e stress sui tumori

Questo studio, guidato da Lonneke van de Poll e Christian Blank, nasce da una consapevolezza ben precisa: "Da un punto di vista biologico – spiega Van de Poll – è ragionevole supporre che lo stress possa influenzare la risposta di una persona all'immunoterapia, data la stretta interazione tra questo tipo di trattamento e l'organismo".

Lo stress può avere infatti diversi effetti sull'organismo, tra cui la soppressione del sistema immunitario, che svolge un ruolo fondamentale nell'immunoterapia. Gli scienziati hanno osservato come lo stress possa influire sul sistema immunitario sia nelle cellule che negli animali. Ad esempio, i topi sottoposti a stress sembrano rispondere meno bene all'immunoterapia.

I risultati della ricerca sono stati discussi durante la nona edizione dell'Immunotherapy e Melanoma Bridge. Paolo Ascierto, presidente del convegno e direttore del dipartimento di Oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell'Istituto Nazionale dei Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, ha spiegato come "lo stress può favorire la crescita e la resilienza del tumore, sia attraverso la produzione di una serie di ormoni (come il cortisolo) che lo ‘nutrono', sia promuovendo la creazione di un microambiente vantaggioso per la proliferazione di metastasi e sia ‘indebolendo' e ‘corrompendo' le cellule del sistema immunitario". 

Curare anche la mente, non solo il corpo

Questo studio offre un ulteriore base scientifica alla necessità, ormai indicata sempre più spesso da ricerche e studi medici, di non trascurare la salute mentale dei pazienti oncologici, anche ai fini della loro stessa guarigione: "Il supporto psicologico dall'inizio del percorso di cura può dunque avere una triplice funzione: da un lato può migliorare la qualità della vita del paziente, dall'altro può ridurre il ‘nutrimento' del tumore e dall'altro ancora sostenere e tutelare la risposta ai trattamenti immunoterapici".

Fonti | Netherlands Cancer Institute; Ansa;

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.