Tamu e Menta, i due amici a quattro zampe che portano la pet therapy all’ospedale San Martino di Belluno

I piccoli pazienti dell’ospedale San Martino di Belluno hanno iniziato a partecipare al progetto “Un cane in Pediatria”. E se oggi la pet therapy è arrivata nel reparto di pediatria, un giorno potrebbe portare benessere anche in geriatria.
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Gaia Cortese 29 Marzo 2023
* ultima modifica il 29/03/2023

Tamu è un Curly Coated Retriever, Menta è un Nova Scotia Duck Tolling Retriever. Due razze diverse, ma in comune questi due cani hanno il prezioso tempo che trascorrono con i piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale San Martino di Belluno, nell’ambito del progetto “Un cane in Pediatria”.

Tamu e Menta, infatti, sono due cani preparati in modo specifico per interagire con i bambini e per promuovere il loro benessere psicofisico. La loro missione è donare un momento di spensieratezza, di risate ed emozioni ai bambini ricoverati in ospedale, favorendo i benefici della pet therapy.

L’ingresso in pediatria degli amici a quattro zampe animali consente di promuovere un’attività che stimola la sfera emozionale e favorisce  l’apertura di nuovi canali di comunicazione tra il paziente e il medico, grazie alla presenza dell’animale. Non solo. La presenza di un cane tra le corsie rende l’ambiente dell’ospedale più accogliente e meno freddo e questo aspetto ha un effetto rilevante nella degenza di un paziente.

Il progetto “Un cane in Pediatria” prevede anche il coinvolgimento dei bambini dell’Istituto comprensivo 3 di Belluno, in modo da consentire una partecipazione attiva del territorio alla realtà della pediatria.

“Prima abbiamo presentato i ragazzi a Tamu, poi ho insegnato loro le sue zone calde e fredde quelle in cui è consigliato e sconsigliato accarezzarlo – ha spiegato la dottoressa Elena Zanardo, educatrice cinofila professionista -. Successivamente i bimbi si sono seduti per terra, mettendosi così nella stessa condizione del loro amico a quattro zampe ed hanno imparato a lateralizzare il viso per farsi vedere dall’animale. Così hanno potuto stendere la mano, farsi annusare ed infine accarezzare Tamu nel modo corretto”.

Anche il personale del reparto di pediatria è entusiasta del progetto. come ha spiegato, infatti, la caposala Marilisa Celato"possiamo fare capire ai bambini che l’ospedale è un ambiente che non deve essere per forza pesante e doloroso. Sarebbe bello, vista la portata dell’iniziativa, riproporla anche nei reparti di Geriatria dove ci sono altre fragilità".

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.