
Tamu è un Curly Coated Retriever, Menta è un Nova Scotia Duck Tolling Retriever. Due razze diverse, ma in comune questi due cani hanno il prezioso tempo che trascorrono con i piccoli pazienti del reparto di Pediatria dell’ospedale San Martino di Belluno, nell’ambito del progetto “Un cane in Pediatria”.
Tamu e Menta, infatti, sono due cani preparati in modo specifico per interagire con i bambini e per promuovere il loro benessere psicofisico. La loro missione è donare un momento di spensieratezza, di risate ed emozioni ai bambini ricoverati in ospedale, favorendo i benefici della pet therapy.
L’ingresso in pediatria degli amici a quattro zampe animali consente di promuovere un’attività che stimola la sfera emozionale e favorisce l’apertura di nuovi canali di comunicazione tra il paziente e il medico, grazie alla presenza dell’animale. Non solo. La presenza di un cane tra le corsie rende l’ambiente dell’ospedale più accogliente e meno freddo e questo aspetto ha un effetto rilevante nella degenza di un paziente.
Il progetto “Un cane in Pediatria” prevede anche il coinvolgimento dei bambini dell’Istituto comprensivo 3 di Belluno, in modo da consentire una partecipazione attiva del territorio alla realtà della pediatria.
“Prima abbiamo presentato i ragazzi a Tamu, poi ho insegnato loro le sue zone calde e fredde quelle in cui è consigliato e sconsigliato accarezzarlo – ha spiegato la dottoressa Elena Zanardo, educatrice cinofila professionista -. Successivamente i bimbi si sono seduti per terra, mettendosi così nella stessa condizione del loro amico a quattro zampe ed hanno imparato a lateralizzare il viso per farsi vedere dall’animale. Così hanno potuto stendere la mano, farsi annusare ed infine accarezzare Tamu nel modo corretto”.
Anche il personale del reparto di pediatria è entusiasta del progetto. come ha spiegato, infatti, la caposala Marilisa Celato, "possiamo fare capire ai bambini che l’ospedale è un ambiente che non deve essere per forza pesante e doloroso. Sarebbe bello, vista la portata dell’iniziativa, riproporla anche nei reparti di Geriatria dove ci sono altre fragilità".