Tassonomia green, il Parlamento Europeo tira dritto. Nucleare e gas sono confermati “investimenti sostenibili”

Bocciata una mozione che prevedeva di escludere quelli in nucleare e gas dagli investimenti sostenibili presenti nella Tassonomia Ue relativa alle fonti energetiche da sviluppare in vista della transizione ecologica. Una decisione controversa, se si pensa agli effetti delle emissioni di gas sui cambiamenti climatici e sull’attuale irrisolta questione della sicurezza e della gestione delle scorie degli impianti nucleari.
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Michele Mastandrea 6 Luglio 2022

Una decisione controversa. Soprattutto nelle ore in cui in Italia i cambiamenti climatici sono al centro del dibattito, dopo quanto accaduto alla Marmolada.

Il Parlamento Europeo ha infatti confermato la Tassonomia sugli investimenti sostenibili proposta dalla Commissione Europea. O meglio, ha bocciato una proposta di rigettare questa discussa classificazione, in discussione oggi. Sono stati 328 voti i contrari a questa ipotesi e 278 a favore, con 33 astenuti.

L'aula di Strasburgo ha approvato dunque il pacchetto che prevede l'inserimento di energia nucleare e gas negli investimenti utili al periodo di transizione verso le fonti rinnovabili e l'obiettivo della neutralità climatica al 2050.

Questo – va sottolineato – non vuol dire un via libera automatico dell'Unione a nuova spesa per gas e nucleare. Si tratta piuttosto di un messaggio agli investitori finanziari, che potranno considerare ‘sostenibili' nuovi stanziamenti in questi settori industriali, invece che concentrarli sulle energie rinnovabili. Un'operazione "al limite del greenwashing", come aveva affermato la parlamentare italiana dei Verdi Europei Eleonora Evi qualche giorno fa.

La mozione era stata presentata proprio dai gruppi europei dei Verdi e della Sinistra, ma anche dalla maggioranza dei Socialisti e Democratici e di una parte del Partito Popolare Europeo, soprattutto della delegazione tedesca. Ma non ha raggiunto i 353 consensi necessari a essere approvata.

Se il nucleare preoccupa da sempre dal punto di vista ambientale per la pericolosità e la difficoltà nello stoccaggio delle sue scorie, il gas è uno dei principali responsabili dell'effetto serra. Al punto tale che qualche giorno fa lo stesso segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, in un messaggio indiretto alla Ue, aveva attaccato l'ipotesi di nuovi investimenti nelle fonti fossili.

Ora il percorso della Tassonomia sembra pressoché diretto alla sua approvazione definitiva. Se non verrà bloccata dai Capi di Stato e di governo dei 27 paesi membri dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2023.