Tingersi i capelli con le polveri di erbe: la cosmesi sana che accompagna uno stile di vita sano

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Quante volte, tingendoti i capelli, ti sei domandato se il prodotto utilizzato potesse essere più o meno dannoso alla tua salute? Un uso prolungato di un prodotto non naturale, alla lunga potrebbe provocarti fastidi o problemi di varia natura. L’alternativa può essere la cosmesi Eco Bio e le tinture per capelli alle erbe, purché siano certificate.
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Gaia Cortese 12 Ottobre 2020

Partecipando all'edizione 2020 di SANA, la fiera internazionale del biologico e del naturale, ci siamo imbattuti nel settore delle tinte naturali per capelli e della cosmesi Eco Bio.

Chi deve tingersi i capelli per coprire i primi capelli bianchi sa quante volte venga da domandarsi se quelle tinte tanto frequenti danneggino in qualche modo la salute, non solo del capello, ma anche del proprio organismo. Forse la soluzione è dietro l'angolo e va ricercata in quelle che sono le tinte a base di ingredienti naturali, biodisponibili e al 100% ecocompatibili. Abbiamo avuto l'occasione di incontrare Matteo Pantani, AD di Phitofilos, marchio italiano di riferimento nella fitocosmesi per capelli. 

Cosa significa ripartire dal Bio, come suggerisce il claim dell’edizione SANA 2020?

Ripartire dal bio significa ripartire un po’ da quello che è la salute, ma anche l’ambiente. Con l’esperienza del Covid abbiamo visto come la natura sia in grado di rinascere. Ci siamo meravigliati di quanto sia forte: in un attimo, come gli lasci un pertugio, esce un filo d’erba in mezzo all’asfalto. Ripartire dal bio, insomma, significa ripartire da qualcosa che abbia contatto con la natura, con l’ambiente e anche ripartire dalla salute della persona.

Cosa si intende nello specifico per tinture alle polveri di erbe?

Si parla di polveri perché le piante vengono essiccate. Foglie, radici, cortecce vengono essiccate, polverizzate e micronizzate, sotto i 200 micron. Otteniamo così delle polveri che hanno la consistenza del talco, e questo consente di ottenere pastelle cremose che permettono un miglior utilizzo e un miglior risciacquo.

È doveroso distinguere le polveri di erbe, dal più conosciuto henné, perché l’henné è una pianta che si chiama lawsonia, che dà un effetto aranciato, un rame. In realtà esistono tantissime altre piante che tingono i capelli bianchi, ma anche tante erbe che prima venivano considerate di meno, ossia erbe trattanti, neutre che non toccano il colore del capello, ma gli danno salute, in termini di emollienza per esempio, o risolvono problemi a livello cutaneo: il capello grasso per esempio è una conseguenza di una cute grassa. Sono erbe in grado di ripristinare un equilibrio, utilizzate come un cosmetico vero e proprio.

"Chi sceglie questo percorso, sceglie un percorso di salute.

Le erbe tintorie possono diventare un vero e proprio un cosmetico. Sembra banale ma tante aziende usano piante prodotte in Paesi extraeuropei, come per esempio dall'India, che arrivano, vengono imbustate, etichettate e vendute, senza alcun tipo di trattamento. Il risultato non è un cosmetico: noi sanifichiamo le erbe per abbatterne la carica batterica, perché le piante possono essere veicolo di batteri patogeni. Facciamo test dermatologici e tutte le analisi per ottenere il corretto PIF cosmetico. L'obiettivo delle erbe, in primis, è la salute.

Chi sceglie questo percorso, sceglie un percorso di salute. Un uso prolungato della tinta non fa bene e può dare origine a diverse problematiche. Con le erbe non solo si va incontro a clienti che magari sono immunodepresse, hanno particolari allergie o si trovano ad affrontare un percorso oncologico; c’è anche chi sceglie consapevolmente di vivere sano, di mangiare sano, di affidarsi a una cosmetica sana che accompagna uno stile di vita preciso.

Quali sono le erbe più utilizzate?

La regina in assoluto è lawsonia, vale a dire l’henné classico, quello che è color rosso rame, poi c’è la polvere di camomilla. Le piante sono tantissime e possono dare origine a moltissime miscele, in cui le erbe vengono accostate per ottenere nuance diverse.

Cosa significa cosmetica Eco Bio certificata?

Alle erbe tintorie affianchiamo tutta la cosmetica Eco Bio certificata, una cosmetica che oggi inizia ad essere conosciuta maggiormente.  Cosa cambia rispetto al classico shampoo all’aloe che ho già in casa? “Eco” significa che l’impatto ambientale è minimo, “Bio” significa alta biocompatibilità quindi l’effetto che quel prodotto ha sulla cute. Quindi la cosmetica Eco Bio nasce per la necessità di non impattare sull’ambiente, una filosofia diffusa soprattutto nel Nord Europa secondo la quale meno impatti sull’ambiente, più conosci quello che mangi, quello che bevi, quello che respiri.

L’Eco Bio è un nuovo settore di nicchia perché l’utente non può capire dall’INCI la qualità di un prodotto. Nell’Eco Bio Cosmesi un pool di biologi e chimici si mettono insieme in associazioni come AIAB, Cosmos, Qcert e via dicendo, e garantiscono con il loro bollino una filiera produttiva e materie prime di un certo tipo, oltre al fatto di farti capire che quello che utilizzi è stato valutato per essere Eco Bio compatibile; è qualcosa in più che oggi garantisci al consumatore, che purtroppo molto spesso viene preso in giro dallo shampoo all’ortica che magari contiene una minima percentuale di pianta, e quantità ben superiori di siliconi, parabeni e così via.