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Tornano le accise sulla benzina dal 1° gennaio, il governo non rinnova lo sconto

Dobbiamo dire addio allo sconto sul carburante. Niente più taglio di 18 centesimi ogni litro dal prossimo anno. Nel 2023, secondo le stime della Codacons, il pieno costerà circa 9 euro in più, 220 euro il rincaro considerando l’intero anno. Preoccupato anche il Centro Consumatori Italia che prevede un lieve aumento dell’inflazione. Vediamo insieme quale situazione si prospetta.
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Mattia Giangaspero 30 Dicembre 2022

Dal 1° gennaio pagherai di più sul carburante. Nella legge di bilancio il governo ha ufficialmente deciso di non voler rinnovare il taglio delle accise per il prossimo anno. Domani, 31 dicembre, infatti sarà l’ultimo giorno in cui potrai fare benzina con lo sconto che, però, aveva già subito una riduzione. Negli ultimi due mesi, si era passati dai 30 centesimi del governo Draghi ai 18 centesimi del governo Meloni.

L'impatto sui consumatori

A questa scelta della maggioranza di governo è arrivata subito la risposta da parte del Centro Consumatori Italia che ha evidenziato come senza il taglio alle accise i costi sui trasporti per i cittadini aumenteranno di ben 5,2 miliardi di euro nel 2023.  A catena verrà innescato anche l’aumento dell’inflazione di 0,4% sempre sul trasporto. E infine, secondo il Codacons fare il pieno costerà 9,15 euro in più rispetto ad ora. +220 euro su base annua.

5,2 miliardi di euro l'aumento dei costi sui trasporti per i cittadini nel 2023. Aumenta anche l'inflazione dello 0,4%
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Benzina e Diesel ai minimi storici

C’è comunque una piccola nota positiva, che però non ha a che fare con la scelta politica presa. I prezzi di benzina e Diesel sono nettamente calati negli ultimi mesi. Il valore del petrolio si è ridimensionato sui mercati internazionali e questo compensa in parte l’aumento delle accise dal prossimo anno. Secondo le osservazioni del Ministero dell’Ambiente nella settimana che ha portato al Natale (tra il 19 e il 25 dicembre) il prezzo medio nazionale della benzina è sceso a 1,625 euro a litro, valore che non si vedeva da giugno 2021. Il diesel invece è arrivato a 1,689 euro a litro, livello più basso toccato solo a fine gennaio 2022.

Il prezzo medio nazionale della benzina è sceso a 1,625, del Diesel a 1,689. Valori mai vista da giugno 2021 e gennaio 2022.

Per lo Stato si tratta di esigenza di cassa. Quando lo sconto era di 30 centesimi sulle accise l'esborso era esoso. Sono stati spesi, infatti, 7,3 miliardi di euro nel periodo marzo-novembre 2022.

La linea intrapresa resta comunque ambivalente. Da un lato si cercato di ridurre i costi delle bollette di luce e gas, anche se quest'ultima è in rialzo. Dall'altro lato invece si è deciso di non prorogare il taglio delle accise recuperando così tante risorse dal fronte carburanti.