Tree Cities of the World: sette le città italiane che si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento

L’ambito riconoscimento “Tree Cities of the World”, riconosciuto fino ad ora a sette città italiane, viene accordato nel momento in cui vengono rispettati 5 punti standard: dalla corretta gestione degli alberi alla loro valorizzazione, dalla presenza di un loro censimento al costante impegno per proteggere queste risorse naturali.
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Gaia Cortese 10 Marzo 2021

Sono sette le città italiane inserite nella lista ufficiale delle “Tree Cities of the World”, ambito riconoscimento concesso dalla Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) e dalla Arbor Day Foundation: Cesena, Milano, Modena, Padova, Torino, San Mango D’Aquino (in provincia di Catanzaro) e Lignano Sabbiadoro.

“Tree Cities of the World” è un programma a livello internazionale che ha lo scopo di riconoscere le città che si impegnano costantemente per assicurare che i loro alberi siano curati e gestiti nel modo più corretto. Nel mondo sono almeno 120 le città che hanno ricevuto questo riconoscimento per il fatto di aver soddisfatto cinque punti, vale a dire: l’esistenza nella città di una struttura dedicata alla gestione degli alberi (“Definisci le responsabilità”), la presenza di regole specifiche (“Individua le regole”), l’esistenza di un censimento degli alberi (“Conosci il tuo patrimonio”), la definizione nel bilancio di risorse dedicate (“Dedica delle risorse”) e l’organizzazione annuale di eventi di promozione e consapevolezza in tema di alberi (“Celebra i risultati raggiunti”).

La città di Lignano Sabbiadoro è entrata a far parte di questa importante rete globale grazie all’impegno dedicato alla foresta urbana e al verde pubblico. Elemento fondamentale di questo successo è stato il costante impegno dedicato alla gestione delle piantumazioni e alla salvaguardia delle essenze arboree urbane, componenti irrinunciabili di una città sana e sostenibile e considerati preziosi alleati per garantire a cittadini e non un futuro migliore.

La città friulana può contare su un’immensa pineta, un vero e proprio polmone verde di oltre un milione e 200mila piante. Un’area che ospita una ricca varietà naturalistica, in grado non solo di far sopravvivere rare specie autoctone, ma di rigenerare costantemente l’aria rendendola di qualità. Oltretutto, la pineta consente un microclima salubre, offre tracciati adatti per il nordic walking o la corsa, e tratti ombreggiati lungo la ciclabile di oltre 20 km.

Pensando a questa città, non si può tuttavia considerare solo il patrimonio ambientale della pineta e della aree verdi cittadine: c’è anche la laguna, con i suoi rigogliosi canneti, le barene e gli isolotti ricoperti di piante e di fiori, rifugi che garantiscono la protezione per decine di specie di volatili.

Tra le ultime new entry nella lista delle "città degli alberi" Padova si è conquistata il riconoscimento per l'aver messo a dimora 1.821 alberi, e per averne curati 7.184 su un patrimonio complessivo di 11.223 alberi di strada e 37.734 alberi nei parchi e nei giardini pubblici. Cesena invece sta ultimando la progettazione definitiva del suo bosco urbano che vedrà nel prossimo autunno la piantumazione di 333 alberi e oltre 5 mila arbusti, per una superficie di circa 30 mila metri quadrati.