Tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione: via libera anche della Camera

Anche Palazzo Montecitorio ha dato parere favorevole (pressochè all’unanimità) alla modifica dell’articolo 9 della Costituzione per inserire i prinicìpi della tutela dell’ambiente e degli animali, oltre che della responsabilità verso le future generazioni. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, servirà un nuovo passaggio in entrambe le Camere.
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Federico Turrisi 13 Ottobre 2021

Un altro passo in avanti è stato fatto nel percorso che potrebbe portare alla modifica dell'articolo 9 e dell'articolo 41 della Costituzione e all'inserimento nella nostra Carta dei princìpi della "tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni", oltre a quello della tutela degli animali. Dopo l'approvazione in prima lettura del Senato lo scorso giugno, nella giornata di ieri è infatti arrivata anche quella della Camera dei Deputati. Sono stati 412 i voti a favore, un solo contrario e 16 gli astenuti.

"Un fatto storico – ha commentato Carla Rocchi, presidente di Enpa (l'Ente Nazionale per la Protezione degli Animali) – che dopo tanti anni di battaglie colma un vuoto percepito da tutti i cittadini come un vulnus". Sulla stessa lunghezza d'onda la deputata di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla, che da anni si batte sul fronte dei diritti degli animali. "Questo voto merita davvero di essere definito storico", ha detto durante il suo intervento in Aula. "Non siamo noi che decidiamo di tutelare la natura, è la natura che ci dice «basta». Con le modifiche agli articoli 9 e 41 finalmente ne prendiamo atto e facciamo della tutela dell’ambiente e degli animali un obiettivo della nostra Repubblica: questo ci aiuterà a cambiare davvero".

Trattandosi di una modifica costituzionale, serve una nuova deliberazione conforme sullo stesso testo da parte di entrambe le Assemblee legislative. Il provvedimento torna quindi adesso all’esame di Palazzo Madama. Ricordiamo inoltre che il processo di modifica del testo della Costituzione richiede che trascorra un intervallo di tempo non inferiore ai tre mesi tra la deliberazione di una Camera e l'altra. Bisognerà dunque aspettare ancora un po', e non è detto che l'iter procedurale si concluda prima del termine della legislatura in corso.