La Riviera Romagnola è tra le zone turistiche più apprezzate in Italia. Lunghe spiagge attrezzate, mare con fondale sabbioso e basso, ideale per far giocare i bambini. Ogni anno, però, subentra l’incubo del divieto di balneazione. Sono ben 97 i punti di misura della costa emiliano-romagnola.
L'attività di monitoraggio si esegue stagionalmente attraverso il prelievo di campioni il cui numero è stabilito annualmente dalla Regione Emilia-Romagna. Le indagini analitiche si effettuano su due parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali) che determinano l’idoneità dell’acqua alla balneazione. Il superamento dei limiti anche di uno solo dei due parametri determina il divieto temporaneo dell’intera acqua di balneazione. La revoca del divieto si realizza in seguito al prelievo di un campione conforme ai limiti di legge.
Il divieto permanente di balneazione è stato confermato dalla Regione Emilia-Romagna nei tratti di costa del territorio comunale interessati da foci di corpi idrici superficiali e porti – canali (poligono di tiro foce Reno area militare e aree foce canale Destra Reno, foce fiume Lamone, porto canale di Ravenna, foce Fiumi Uniti, foce Bevano, foce fiume Savio). Le aree in cui vige il divieto sono segnalate con apposita cartellonistica con l’indicazione dell’ordinanza comunale n. 634/2024 del 3/05/2024. La stessa ordinanza ricorda inoltre il divieto di balneazione relativo a tutte le acque interne.
Il divieto temporaneo viene comunicato da appositi cartelli e si protrae, come previsto dalla norma, per le 18 ore seguenti alla chiusura degli sfioratori stessi.
Le spiagge che sono al momento balneabili ma a rischio sono, secondo la mappa interattiva di Arpae: