Tutto ciò che c’è da sapere sulle lucciole, gli insetti luminosi che stanno scomparendo

Se ne vedono sempre meno, decimate dalla perdita di habitat, dall’inquinamento luminoso e dai pesticidi, ma all’inizio dell’estate possiamo ancora ammirarle. Dove si trovano le lucciole, e come fanno a illuminarsi?
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Gianluca Cedolin 9 Luglio 2021

Le lucciole, soprattutto quando volano in sciame, sembrano quasi delle stelle cadenti. Molti di noi associano questi affascinanti insetti alle serate trascorse da piccoli in campagna, quando nel buio della natura si vedevano delle piccole luci muoversi nell'aria. Oggi ne vediamo di meno, e non si tratta solo di una percezione. Il loro numero sta infatti calando drasticamente: l'azione antropica ne ha messo in pericolo la sopravvivenza. Nella speranza che potremo continuare ad ammirarle, vediamo insieme le caratteristiche di questi coleotteri.

Dove si trovano

Contrariamente a quanto si possa pensare, le lucciole vivono a quasi tutte le latitudini, eccezion fatta per le zone molto fredde, vicine ai Poli. Preferiscono comunque ambienti temperati e molto umidi, quindi abbondano nelle foreste, nelle paludi o sulle sponde di fiumi e ruscelli. In Italia, pur essendo in calo (come altrove), se ne trovano ancora molte, soprattutto al Sud, in Basilicata, Calabria, Sicilia, e in generale lontano dai centri abitati, nelle zone con meno luci artificiali.

Quanto vivono

Questi insetti hanno un ciclo di vita particolare: trascorrono quasi tutta la vita, circa due anni, sotto forma di larve, che emettono anch'esse luce, seppur meno intensa. Dopo due o tre inverni, in cui restano ibernate, le larve si trasformano in bozzolo, da cui dopo due settimane nasce la lucciola adulta. Le femmine non sono in grado di assumere cibo, ragion per cui vivono pochissimo tempo, nemmeno giorni, e in sola funzione della riproduzione. I maschi invece possono vivere anche due settimane.

Come fanno luce

Proprio nel momento in cui la lucciola diventa insetto, avviene il fenomeno della bioluminescenza: fare luce serve infatti alle femmine nel rituale di accoppiamento. L'unione dell'ossigeno al composto eterociclico luciferina, nelle celle addominali, provoca una reazione chimica in grado di produrre una luce quasi senza calore. Si tratta di una luce fredda (500-600 nanometri), con cui le femmine possono illuminare gli organi riproduttivi anche per due ore. I maschi, invece, fanno luce solo per pochi secondi.

Il periodo per vederle

Come detto, le lucciole emettono luce (e sono quindi visibili al buio) durante l'accoppiamento, che avviene quando smettono di essere larve, alla fine dell'inverno. I momenti migliori per vederle sono le sere di giugno e di luglio, appena cala il buio, tra le 22 e mezzanotte.

Per quale motivo stanno scomparendo?

Come per quasi tutte le specie animali, siamo noi la ragione della progressiva scomparsa della lucciole. Secondo diversi studi, le principali cause di questa perdita sono la scomparsa degli habitat naturali, l'inquinamento luminoso e i pesticidi utilizzati in agricoltura. Tutte cose prodotte da noi.