Il rosso è il colore del Capodanno, come sappiamo. Ed è anche la tinta perfetta per richiamare l'attenzione su qualcosa. All'inizio dell'anno questo qualcosa, per gli ambientalisti di Ultima Generazione è protestare contro gli investimenti sui combustibili fossili. Questa mattina, 2 gennaio 2023, un gruppo di ambientalisti ha effettuato un'azione dimostrativa imbrattando di vernice rossa muro, finestre e un portone della facciata di Palazzo Madama a Roma, sede del Senato.
Gli attivisti, si sono quindi seduti sul marciapiedi, mentre intervenivano i carabinieri in servizio. Uno di loro, ad alta voce, ha rivendicato l'atto dimostrativo con queste parole: “Siamo di Ultima Generazione. Il Governo Italiano è criminale perché è il sesto finanziatore di combustibili fossili al mondo. Investe tre miliardi di euro all'anno per i combustibili fossili: è inaccettabile! Chiediamo la fine di questa ingiustizia è il minimo indispensabile in questo momento storico”.
Le forze dell'ordine hanno fermato cinque attivisti e la loro posizione è, al momento, al vaglio.
Difficile non andare con il pensiero alle parole del Presidente Sergio Mattarella che nel suo discorso di fine anno ha detto, tra le altre cose: “Mettere al sicuro il Pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica”. E, soffermandosi sull'aspetto energetico, ha continuato: “L’energia è ciò che permette alle nostre società di vivere e progredire. Il complesso lavoro che occorre per passare dalle fonti tradizionali, inquinanti e dannose per salute e ambiente, alle energie rinnovabili, rappresenta la nuova frontiera dei nostri sistemi economici”. Il Presidente ha quindi sottolineato l'importanza dell'impegno dei giovani: “Non è un caso se su questi temi, e in particolare per l’affermazione di una nuova cultura ecologista, registriamo la mobilitazione e la partecipazione da parte di tanti giovani”.
Quella odierna di Ultima Generazione è solo l'ultima di una serie di azioni che, con gesti che possono sembrare eclatanti, vogliono portare l'attenzione sul cambiamento climatico. Tali iniziative, finché non provocano danni o non costituiscono pericolo per le persone, sono utili, dal momento che la crisi climatica è più importante – e ben più pericolosa per noi – di un muro imbrattato.