Ultima Generazione si macchia di vernice rossa davanti al Duomo di Firenze

Una nuova azione di protesta da parte di Ultima Generazione: questa volta niente vernice sui vetri protettivi delle opere, ma sui loro corpi. Chiedono che il Tribunale del Vaticano ritiri la sentenza di condanna nei confronti di due attivisti, che si erano incollati al Laooconte nei Musei Vaticani.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Castagna 3 Luglio 2023

Hanno accolto l'appello di Papa Francesco e hanno messo a disposizione i loro corpi: sono gli attivisti di Ultima Generazione, che il 3 luglio hanno condotto un'altra azione di disobbedienza civile davanti al Duomo di Firenze.

Questa volta gli ambientalisti, invece di lanciare vernice sui vetri protettivi delle opere, incollarsi ai monumenti, o gettare carbone vegetale nelle fontane, si sono versati della vernice rossa addosso. Lo hanno fatto davanti a uno dei monumenti-simbolo di Firenze: "Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita".

Le cause

Firenze, Ultima Generazione e il Vaticano avevano già avuto rapporti prima di quest'azione: la città è stata protagonista di una protesta che ha fatto molto discutere, quando il sindaco Nardella in un video si è visto macchiare le mura di Palazzo Vecchio proprio durante la registrazione di un video per i suoi canali social. Il video ha fatto il giro della rete, in maniera ironica e non, ma gli attivisti nel mentre sono coinvolti in un processo al Vaticano per  essersi incollati al tempo al Laocoonte nei Musei Vaticani.

L'azione al Duomo di Firenze

Il 3 luglio l'azione degli attivisti, davanti al battistero del Duomo, si sono versati della vernice rossa addosso.

“Oggi versiamo sui nostri corpi questa vernice rossa, metafora del sangue del martirio, perché davanti alla crisi climatica scegliamo la vita”, scrivono. Lo fanno per "portare all’attenzione del Pontefice la condanna ingiusta (del 12 giugno scorso n.d.r.) e sproporzionata verso Ester e Guido, che con il proprio corpo sono stati strumento ed eco della Laudato Si’ ". Nel corso della protesta gli attivisti hanno esposto lo striscione della campagna "Non paghiamo il fossile", mentre leggevano alcuni brani dell'Enciclica Lardato Si' di Papa Francesco. Il testo del Pontefice contiene alcuni riferimenti all'urgenza di agire e alla crisi climatica.

La protesta è terminata dopo dieci minuti, quando è arrivata una volante della Polizia Municipale, che ha condotto  quattro dei cittadini aderenti alla protesta al Comando in Via delle Terme. "L’ultimo è rimasto seduto davanti al Battistero e alle 11:50 è stato trascinato via dai Vigili urbani mentre effettuava resistenza passiva nonviolenta", si apprende dal comunicato di Ultima Generazione.