Un bot di Twitter analizza la deforestazione da produzione di carne in Brasile

Uno strumento online sviluppato lo scorso anno dalla ONG Global Witness mira a monitorare e denunciare la deforestazione legata alla catena di approvvigionamento indiretta dell’azienda brasiliana di carne “JBS”. Si tratta di Brazil Big Beef Watch, un bot di Twitter.
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Mattia Giangaspero 23 Maggio 2023

Di solito i bot li odiano tutti, dai creatori dei social network che in questo 2023 non riescono, in alcun modo, a fermarli, sino alla gente comune che deve "lottare" tutti i giorni per bloccare spam, tag, commenti inopportuni sulla loro pagina social. Forse, però, un bot presente su Twitter più che odiato potrebbe essere letteralmente amato da tutti per l'azione che svolge. Sarebbe il primo, ma potrebbe fare da apripista a tanti altri. Prima di raccontarti per bene la sua storia ti lascio una domanda in sospeso: "E se questo fosse il loro scopo in futuro?"

Questo nuovo strumento mira a monitorare, grazie ai dati satellitari, l'andamento della deforestazione nella foresta pluviale amazzonica e le singole cause. In particolare calcola come in alcune zone ci sia un aumento di disboscamento a causa di allevamenti intensivi di animali. Il bot in questione, che ha una pagina Twitter, si chiama "Brazil Big Beef Watch" ed è stato sviluppato dalla Ong internazionale Global Witness.

Lo strumento incrocia più dati legati sia alla deforestazione dell'Amazzonia, sia allo spostamento dei bestiami e in questo modo identifica se ci siano o meno ranch in cui è avvenuta la deforestazione. Le informazioni raccolte infine le condivide tramite tweet generati automaticamente. In particolare il bot si sofferma sul lavoro di approvvigionamento non tanto trasparente di una società definita colosso del sistema industriale di confezionamento di carne: la "JBS"

Lo strumento raccoglie dati dal 2022 e, secondo un comunicato stampa di Global Witness, lo scorso anno ha rilevato almeno 61 casi di deforestazione nello Stato settentrionale del Pará, con una media di 46 ettari (114 acri) di terra disboscata ogni singola settimana. I dati sono stati resi pubblici, tramite l'account Twitter, alla fine di aprile di quest'anno.

"La frequenza di questi eventi di deforestazione che hanno un collegamento con la catena di approvvigionamento indiretta è sorprendente", ha detto a Mongabay Cassie Dummett, responsabile della strategia per la campagna forestale presso Global Witness. "Esiste una totale disconnessione tra il livello di rischio apparente delle informazioni disponibili e l'autocompiacimento di JBS riguardo all'azione che stanno intraprendendo per loro catena di approvvigionamento".

L'allevamento di bestiame è infatti il principale fattore di deforestazione nella foresta pluviale amazzonica. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno emesso terribili avvertimenti sulla distruzione dell'Amazzonia e hanno chiesto l'adozione di misure rigorose per la sua protezione. E per raggiungere questo obiettivo è fondamentale tenere traccia del movimento dei bovini, in particolare nella filiera indiretta delle aziende di carne.

Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Global Environmental Change, la deforestazione nell'Amazzonia brasiliana potrebbe essere ridotta della metà se le aziende del settore del bestiame si impegnassero e attuassero rigorosamente i forti impegni di deforestazione zero.

E questo è quello che cerca di fare il Bot di Twitter, ovvero provare a mettere un freno a una deforestazione incontrollata causata da produzione di carne e da una catena di allevamento non totalmente trasparente

Il team di Global Witness, inoltre, afferma di sostenere il proprio approccio, aggiungendo che l'organizzazione utilizza le migliori informazioni disponibili per accertare i dati.

"Continueremo a diffondere informazioni che aumenteranno la pressione su JBS. Chiediamo anche ai loro finanziatori di smettere di finanziarli fino a quando non saranno in grado di dimostrare che la loro catena di approvvigionamento è priva di deforestazione".