
Ha le potenzialità per diventare la nuova forma dell’intrattenimento circense, contemporaneo, virtuale e soprattutto completamente privo di animali obbligati a esibirsi. Il Circus Atmosphere, approdato a Bari il 25 dicembre, offre uno spettacolo davvero particolare. Fino al 30 gennaio, chi entrerà nel tendone giallo potrà ammirare in pista anche elefanti, leoni, e balene. O meglio, potrà vedere i loro ologrammi.
È la prima volta che il Circus Atmosphere, nato in Grecia nel 2016, arriva in Italia, nonostante le sue origini siano italiane: la famiglia del fondatore, Francesco Vassallo, era proprietaria del circo Colosseum Roma. Se l’esperienza di Bari darà risultati positivi, è possibile che presto il Circus Atmosphere raggiunga altre città.
Dopo la prima parte più tradizionale, che prevede l’esibizione di acrobati, pagliacci, pattinatori e ballerini, arriva il momento solitamente più amato dai bambini: l’entrata in scena degli animali. È qui che l’illusione olografica è in grado di lasciare a bocca aperta, popolando la pista delle creature più varie, dagli squali alle tigri, dagli orsi alle meduse.
Ormai diversi circhi nel mondo stanno sperimentando la tecnica olografica per venire incontro alle preferenze del pubblico, sempre più convinto che gli animali non debbano essere costretti a esibirsi. Per gli animalisti, quella per il divieto di sfruttamento degli animali negli spettacoli circensi è una delle battaglie più sentite. La LAV (Lega Anti Vivisezione), ad esempio, sostiene la scelta di circhi alternativi come il Cirque du Soleil o il Circo Roncalli – storico circo tedesco con animali virtuali –, considerandoli il futuro del settore. La Francia è uno dei paesi che hanno deciso di recente per una svolta animalista nei prossimi anni, impedendo lo sfruttamento di animali nelle esibizioni.