Un distretto di Tokyo abbandonato si trasforma nella città del futuro: il progetto urbano

Un quartiere della città di Tokyo viene riqualificato dopo 30 anni di abbandono, diventando uno dei distretti urbani più innovativi e rivoluzionari del mondo. Tutti i dettagli, foto e video del progetto.
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Mattia Giangaspero 24 Novembre 2023

Ti stiamo raccontando la storia di Azabudai Hills, un distretto della città di Tokyo che circa 30 anni fa fu abbandonato da tutti i suoi residenti a causa di un forte stato di degrado e inquinamento. Da allora la società di costruzioni giapponese Mori Building ha cercato di riprogettare l'intera area non solo dal punto di vista architettonico, sempre tenendo al centro la sostenibilità ovviamente, ma anche dal punto di vista del cittadino. Sì perchè l'obiettivo era quello di recuperare i propri residenti. Convincerli a tornare a vivere in quel quartiere. Nel 2018 , sempre la stessa azienda, affidò  l'impresa a uno studio di architettura che proprio in questo mese, novembre 2023 (solamente 5 anni dopo l'inizio dei lavori) ha completato l'intero progetto. E ci è riuscito? Proviamo a raccontarlo prima

Lo studio Heatherwick ha ricreato da zero un quartiere grande 81mila metri quadri e il primo pensiero è andato allo spazio pubblico. È stato infatti realizzato un parco urbano di 24mila metri quadri  e intorno a esso, nuove residenze, spazi commerciali, gallerie d'arte, templii, uffici, ristoranti, bar e hotel. Insomma tutto quello che deve esserci in una città. Tutte le nuove costruzioni ovviamente presentano la migliore efficienza energetica sul mercato. La particolarità è che la maggior parte dei nuovi edifici è tridimensionale.

“Siamo stati ispirati a creare un quartiere che si connettesse con le emozioni delle persone in un modo diverso. Combinando strutture culturali e sociali con uno straordinario paesaggio tridimensionale ed esplorabile, è stato possibile offrire ai visitatori e alla comunità locale un luogo in cui connettersi tra loro e godere di spazi pubblici verdi e aperti. Questo è un luogo pubblico gioioso e unico per Tokyo, progettato per essere apprezzato per molti anni”, ha sottolineato Thomas Heatherwick, fondatore di Heatherwick Studio.

E poi altro tassello fondamentale come il verde urbano è stato quello della scuola. È stata progetta una delle più grandi scuole di Tokyo, la British school of Tokyo, grande circa 15mila metri quadri. E poi questo ha comportato anche al ripensamento della mobilità. Gli altri punti di forza del quartiere sono, infatti, i tanti spazi pedonali, preferiti rispetto all'utilizzo di qualsiasi altro veicolo privato o pubblico. 

Qui un piccolo inciso. Immaginate di avere a disposizione per la costruzione di un intero quartiere 80mila metri quadri e con 4omila di questi progettare solo una scuola e un parco urbano.

“Negli ultimi 10 anni, abbiamo cercato di entrare nel profondo di ciò che rende qualcosa di tipicamente Tokyo, aggiungendo allo stesso tempo qualcosa di nuovo che sia fresco e morbido al suo ambiente moderno. Volevamo creare panorami pieni di varietà, intrighi e spazi da esplorare. È una confluenza di diverse famiglie di design riunite in un unico posto. Non vedo l’ora di vedere le persone esplorarlo”, ha commentato Neil Hubbard, partner e leader del gruppo presso Heatherwick Studio.

Ora torniamo all'impresa che lo studio di architettura doveva raggiungere. I residenti sono tornati? Circa il 90% dei residenti di 30 anni fa sono tornati a vivere in questo quartiere e si stima, addirittura che,  ogni anno circa 25-30milioni di persone visiteranno questo nuovo distretto pubblico. 

Credit foto e Fonte | Heatherwick Studio