Un invisibile pericolo, le microplastiche finiscono anche nell’olio d’oliva e di semi: le conseguenze

Un recente studio dell’Università di Bologna conferma come all’interno dell’Olio d’oliva e di semi sono presenti le microplastiche: principalmente polietilene (50,3%) e polipropilene (28,7%). Come finiscono all’interno dell’olio e quali possono essere le conseguenze?
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Mattia Giangaspero 6 Giugno 2024

Le microplastiche sono diventate una preoccupante realtà ambientale, infiltrandosi in ogni angolo del nostro pianeta, compresi gli alimenti che consumiamo quotidianamente, come l'olio. Questi minuscoli frammenti di plastica, che variano dai 5 millimetri ai 330 micrometri, rappresentano un serio rischio non solo per gli ecosistemi naturali ma anche per la salute umana.

La presenza di microplastiche nell'olio può essere attribuita a diverse cause. Prima fra tutte, la contaminazione durante il processo di produzione e imbottigliamento, dove le particelle di plastica possono essere rilasciate nell'olio attraverso l'usura di macchinari e contenitori in plastica. Inoltre, l'olio può assorbire microplastiche quando viene esposto a contenitori o utensili in plastica durante l'uso quotidiano, quando è a contatto con l'acqua e con l'aria.

Recentemente l’Università di Bologna, per la prima volta, ha condotto uno studio sulle microplastiche nell'olio e ha certificato la loro presenza in diversi oli vegetali commestibili dall'extravergine, all'olio d'oliva e di semi. I risultati che confermavano la presenza di microplastiche sono avvenuti dopo aver verificato oli sia in bottiglie di Pet sia in vetro. I test sono avvenuti su oli prodotti in Spagna e in Italia.

Lo studio riportato da "Teatro Naturale indica che:

"Nell’analisi dei campioni di olio, è stata trovata un’abbondanza media di microplastiche di 1.140 x 350 MP / L. Le microplastiche osservate, essendo la maggior parte di esse frammenti (81,2%), avevano dimensioni di 100 microm (77,5%) e principalmente composti da polietilene (50,3%) e polipropilene (28,7%), tra gli altri. L’analisi statistica ha rivelato che non c’erano differenze significative nell’abbondanza di particelle tra tipi di olio vegetali o di packaging."

L'ingestione di microplastiche attraverso l'olio e altri alimenti può portare all'accumulo di sostanze tossiche nel corpo umano. Queste particelle possono agire come vettori per contaminanti nocivi, come metalli pesanti e pesticidi, che possono essere rilasciati nel nostro organismo con potenziali effetti dannosi sulla salute.

Fonte | Teatro Naturale