Lago-ex-snia-forum-parco-delle-energie-roma-regione-lazio-attivismo-ambientale-ispra

Un lago naturale a Roma rischia di scomparire, è corsa contro il tempo prima delle elezioni regionali

Si tratta del lago ex Snia, situato a nord-est della città di Roma che nel corso degli anni è diventato monumento naturale. Adesso il rischio è che la zona circostante venga cementificata e che l’habitat naturale ricco di biodiveristà che si è venuto a creare sparisca. Ohga ha contattato ISPRA per un parere tecnico e il gruppo di attivisti per capire l’evoluzione politica della situazione.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 6 Febbraio 2023
Intervista a Forum Parco delle Energie e ISPRA Gruppo di attivisti che tutelano il lago ex Snia e Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale

Niente appare e scompare all'improvviso, però la storia di questo lago sembra avvicinarsi molto a quella delle favole. Sì, perchè la sua vita è molto breve e si può dire anche generata un po' per caso. Il lago di cui ti sto parlando è il lago ex Snia che si trova a nord-est della Capitale e che negli anni 90 e sorto dalle ceneri di un centro commerciale. Piano piano, poi, ha iniziato a diventare sempre più un habitat naturale ricco di biodiversità, non solo per il verde, ma anche per gli animali. Un lago talmente affascinante, per come si è generato, che ha stregato anche gli abitanti dei quartieri confinanti, i quali hanno deciso volontariamente, di tutelarlo nel corso di questi anni, ma soprattutto di curarlo. Questo ha portato anche a un riconoscimento del lago ex Snia come Monumento naturale. Adesso torniamo ai giorni nostri, inizio febbraio 2023. Tra meno di una decina di giorni ci saranno le elezioni regionali nel Lazio e questo lago sta diventando uno dei manifesti politici e di attivismo ambientale. Ti chiederai perchè? 

Lago-ex-snia-forum-parco-delle-energie-roma-regione-lazio-attivismo-ambientale-ispra
Fonte: Wikimedia Commons – Mario1952

La storia del Lago ex Snia, un monumento naturale

L'intera zona del lago resta comunque un'area privata e la proprietà ha ricevuto, a inizio novembre dello scorso anno, un permesso di costruzione di un nuovo polo per la logistica, da parte del Comune di Roma. Proprio nell'area intorno al lago, ormai divenuto monumento naturale. Da allora sono stati già fatti alcuni interventi e nel mese di dicembre sono arrivate anche le ruspe per iniziare i lavori più grandi. È in quel momento che è stata presa una decisione da parte di un gruppo di attivisti di lottare il più possibile per evitare che questo lago svanisca nel nulla e che l'area venga cementificata. Si tratta del Forum Parco delle Energie, la prima comunità di abitanti sorta nel 2010 a tutela del lago e che coordina le iniziative in difesa di questo habitat naturale. L'area interessata dai lavori conta un perimetro di circa 19 ettari e comprende i ruderi della fabbrica dell'ex Snia Viscosa. Questo, è diventato un manifesto sia di attivismo, sia politico perchè c'è chi sostiene che la Regione attuale ha ancora la possibilità di fermare questo permesso e far diventare anche la zona circostante, al Lago ex Snia, un monumento naturale. E chi sostiene invece che quest'azione può essere svolta solo dalla futura Regione, in quanto non si tratta di un provvedimento ordinario, ma straordinario, che non può essere attuato a ridosso delle elezioni. Il confronto tra le due parti in gioco è stato molto fitto nel mese di gennaio e in questi giorni si sta sempre più intensificando.

Oggi l’habitat intorno al lago Bullicante, soprannominato così dagli abitanti dei quartieri vicini, è un’oasi naturale urbana. Si contano più di 350 specie botaniche sorte autonomamente. A livello faunistico esistono “89 specie di uccelli di cui 9 protette dalle Convenzioni internazionali, 29 specie di Libellule pari a 1/4 di quelle note in tutta Italia, e altri tipi di specie. Il Forum Parco delle Energie, nel 2020 ha provato già a trasformare l'intera area, intorno al lago, come Monumento naturale, senza però riuscirci e adesso, dopo il rischio di perdere nuovamente quest'habitat ricco di biodiversità, ci sta riprovando. Il 22 gennaio c'è stata anche una mobilitazione aperta a tutti i cittadini proprio vicino al lago ex Snia che ha visto la partecipazione di circa 4mila persone.

Lago-ex-snia-forum-parco-delle-energie-roma-regione-lazio-attivismo-ambientale-ispra
Fonte: Wikimedia Commons, Beatrice

L'attivismo contro la costruzione, il Lago ex Snia va protetto

Noi di Ohga ci siamo messi in contatto diretto con le figure che compongono questo gruppo di attivisti per capire, insieme a loro, se ci fossero passi avanti, a pochi giorni dalle elezioni regionali, oppure se il rischio di perdere l'area è ancora molto alto.

Volevo chiedervi se ci fossero passi in avanti e se si fosse istituito un tavolo tecnico con la Regione in questi giorni che precedono le elezioni. 

"Il 25 gennaio siamo stati sotto la Regione Lazio, perché avevamo un appuntamento. Una nostra delegazione di 9 persone è entrata con il responsabile dell’istruttoria, il Dottor Mantero e con il Dottor Consoli della direzione ambiente. C’è stato un lungo dialogo. Abbiamo discusso i nostri punti che vogliono andare a bloccare questo procedimento di costruzione. L’attuale Giunta regionale dice che rendere monumento naturale tutta la zona ex Snia, anche andando oltre al lago, in questo momento sarebbe un atto di amministrazione straordinaria."

In realtà per il fatto che l’istruttoria sia terminata, questo passaggio si configura come un atto di ordinaria amministrazione e quindi può essere portato a compimento anche con l’attuale Giunta regionale.

Credete di ottenere finalmente l'ampliamento a monumento naturale? 

"Noi pensiamo sia una volontà politica il fatto di procedere o non procedere con l’ampliamento del monumento naturale, anche alla zona confinante con il lago. In questo momento è una situazione molto in divenire."

È molto importante che venga continuamente seguita. Siamo stati molto contenti per la manifestazione di domenica 22 gennaio in favore del lago ex Snia. Il fatto che siano arrivate oltre 4mila persone vuol dire che l’interesse che la zona non sia soggetta a modifiche ambientali sfavorevoli c’è ed è chiaro.

"È una prova di come, quest’area, è importante per chi vive questi quartieri periferici. L’interesse di avere una zona verde come può essere il lago ex Snia che a sua volta viene curato da chi vive in quelle zone è fondamentale. È diventato un presidio di verde pubblico. "

Il comune ha dato un permesso di costruire un nuovo polo della logistica al/ai proprietario/i della zona. Volevo chiedervi se anche con la Giunta regionale avete parlato di questo permesso.

"Il punto di permesso a costruire non è stato centrale nel nostro dibattito del 25 gennaio, per il semplice fatto che è un permesso rilasciato dal comune e non dalla regione. Per di più il 24 gennaio, in Giunta comunale il partito dei verdi e lista civica hanno sollevato una mozione di tutela del lago, che quindi va contro il permesso dato dalla Giunta comunale. Comunque il rendere monumento naturale l’area non va a inficiare con chi è il legittimo proprietario di quell’area. Inoltre, anche in futuro si potrebbe costruire ugualmente, sempre però attuando piccoli interventi di restauro e bonifica."

La possibilità di avere annullato il permesso di costruzione è auspicabile, ma non possiamo sapere se possa essere realmente possibile.

E allora perché non ne avete voluto parlare con il Comune, non c’è stato alcuni tipo di dialogo? 

"L’attenzione è molto più sulla Regione Lazio che sul Comune di Roma anche perché a breve ci saranno le elezioni  e quindi speriamo che questo procedimento possa essere portato a termine entro il 12, 13 febbraio. Se non ci dovessero essere novità capiremo come agire, eventualmente con altre manifestazioni."

Lago-ex-snia-forum-parco-delle-energie-roma-regione-lazio-attivismo-ambientale-ispra

Il parere tecnico di ISPRA sul lago ex Snia

Resta adesso da capire se, a livello scientifico, anche la zona circostante al lago meriti di divenire un monumento naturale. Allora Ohga ha contatto anche Ispra per avere, anche, un parere tecnico sulla vicenda di questi giorni.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, dell’acqua e la biodiversità dell’intera area, cosa ha evidenziato ISPRA?

"ISPRA non ha condotto studi specifici sul sito in questione, ha fornito un parere tecnico basandosi sui dati di una relazione del 2017, nel quale si sottolinea la necessità di condurre studi specifici aggiornati sulla presenza di habitat d’interesse comunitario, la cui presenza/assenza non poteva essere verificata sulla base dei dati disponibili."

Non è stato richiesto dalla Regione di fornire evidenze sulle tematiche di qualità dell’area e dell’acqua. Per quanto riguarda la biodiversità, la peculiarità del sito è rappresentata dal lago, che ha mostrato una buona potenzialità, in particolare riguardo la presenza di diverse specie animali inserite negli allegati delle Direttiva Habitat e Uccelli.

ISPRA pensa sia necessario allargare la superficie del “monumento naturale” che si è venuto a formare e se si perché?

L'allargamento della superficie protetta potrebbe svolgere un ruolo tampone sulla zona del lago a tutela delle specie animali (soprattutto appartenenti all’avifauna) censite all'interno, che altrimenti sarebbero a diretto contatto con un’area urbana ad elevato grado di artificializzazione."

Si evidenzia infatti, che le regole dell’ecologia indicano che la creazione di un’area cuscinetto attorno ad un nucleo di territorio ad elevato valore naturalistico agevola il mantenimento in buono stato di conservazione. Tuttavia, la creazione di un’area cuscinetto non è l’unico fattore da considerare quando si effettuano valutazioni relative alla definizione dei confini delle aree tutelate.

"Criteri scientifici per l’individuazione delle aree da sottoporre a tutela si fondano sulla parametrizzazione di indici quali-quantitativi atti a caratterizzare le risorse territoriali. Per perseguire tale obiettivo è indispensabile avere preliminarmente un quadro analitico completo della realtà in cui si deve operare, in modo da calibrare le stime sulla situazione complessiva e supportare il successivo inquadramento delle scelte e degli indirizzi di politica ambientale. In pratico sono necessari passaggi tecnici che possono essere inquadrati nel seguente elenco

  • Individuare gli ecosistemi da tutelare ai fini del mantenimento e del miglioramento dei servizi ecosistemici da questi forniti.
  • Individuare le fragilità degli ecosistemi e del territorio.
  • Individuare i valori socio-economico-culturali da valorizzare, al fine di sostenere/attuare uno sviluppo sostenibile che garantisca la tutela a lungo termine dei valori ecologici e territoriali presenti (lavorare in sintonia con il contesto socioeconomico)

L’elenco riportato fornisce quindi un quadro generale del processo per la valutazione di un’area da sottoporre a tutela ed è da tenere presente che tale elenco non è nemmeno esaustivo, dato che situazioni particolari potrebbero richiedere passaggi ulteriori.

In definitiva non si ritiene possibile fornire una risposta sulla questione riguardante il sito senza disporre di dati oggettivi aggiornati. ISPRA, a seguito di una richiesta da parte della Regione Lazio, ha espresso parere favorevole rispetto ad una “valutazione delle condizioni per applicazione dell’art. 6 della legge regionale 29/97 in relazione al riconoscimento dell’area (esterna) quale Monumento Naturale”; i relativi studi e le conseguenti valutazioni dovranno essere condotti dalla Regione Lazio.”