L'Italia è il "fanalino di coda" dell'Europa in fatto di contrasto all'antibioticoresisitenza. Le parole del ministro della Salute, Orazio Schillaci, in occasione del convegno per la "Giornata europea e settimana Mondiale per l'uso prudente degli antibiotici", restituiscono bene le dimensioni allarmanti del fenomeno, ormai divenuto una vera e propria pandemia, che causa oltre 5 milioni di morti l'anno.
Ne avrai sentito già parlare, con questo termine si indica l'insieme delle infezioni causate da batteri ormai resistenti agli antibiotici in uso, che nel mondo avanza ad un ritmo di 1 morto ogni 30 secondi.
L'Italia è tra gli ultimi paesi al mondo nella lotta al fenomeno, con oltre 11mila morti l'anno causati dall'antibioticoresistenza.
A questo proposito, i medici di famiglia "sono quelli – dice Schillaci – che conoscono meglio degli altri i pazienti e quindi devono sicuramente fare una campagna di sensibilizzazione, perché non si possono prendere gli antibiotici senza una prescrizione medica".
Il ministro della Salute ha definito il problema il "tallone d'Achille" della sanità. Per restituire la gravità del problema, Schillaci ha riferito come le infezioni causate dall'antibioticoresistenza solo in Italia "richiedono 2,7 milioni di posti letto l'anno, come se tutti i posti letto del Friuli e del Trentino venissero dedicati e occupati solo da questi pazienti", ha sottolineato Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).
L'Italia è tra i Paesi con il quadro più critico tra quelli europei per quanto riguarda il contrasto a questo fenomeno. Dato che una delle cause è rappresentata dall'uso – e abuso – sorretto degli antibiotici, in occasione della Settimana mondiale per l'uso prudente degli antibiotici – il ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco Aifa – hanno lanciato una campagna per sensibilizzare e informare i cittadini.
Fondamentale nel contrasto a questo fenomeno è anche il ruolo dei medici di famiglia. Fermo restando che spesso le persone assumono farmaci senza prescrizione, comportamento che pur essendo in teoria impossibile, accomuna un italiano su tre, spesso anche i medici di famiglia affrontano l'argomento con un approccio sbagliato. Stando a quanto riportato da Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, "l'80% dell'inappropriatezza prescritti arriva dai medici di base".
Pur essendo un fenomeno molto complesso, è certo che anche l'uso improprio di antibiotici è una della cause alla base dell'antibioticoresistenza. Questo problema sanitario, che entro il 2050 rischia di causare più morti del cancro, è infatti causato da:
Ecco perché, per i fattori che dipendono dalle nostre scelte, occorre agire in modo responsabile e non usare gli antibiotici in modo inappropriato o troppo "leggero".
E allora, quando vanno utilizzati gli antibiotici? Innanzitutto, non per curare un virus. Sono farmaci che hanno invece il compito di fermare o rallentare la proliferazione dei batteri nel tuo organismo. Se li assumi in modo improprio, favorirai una mutazione nei microbi che gli permetterà di sopravvivere. Perciò non sarà solo inutile per te, ma anche dannoso per tutti. In generale, quindi, rispetta sempre le prescrizioni del medico ed evita cure fai da te.