Un piccolo purificatore d’aria riduce lo spreco in frigorifero: l’idea è italiana

Se i batteri fanno marcire gli alimenti, e se i purificatori d’aria eliminano i batteri, perché non combinare le due cose per ridurre lo spreco alimentare partendo direttamente dal frigorifero?
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Sara Polotti 15 Gennaio 2023

Nel mondo Occidentale si spreca troppo cibo. Punto. Lo spreco alimentare è una piaga tanto sociale quanto ecologica, ed è ormai inevitabile cercare tutte le soluzioni per scongiurarlo – dalle scelte personali a quelle legislative.

Questa piccola invenzione, che mette in relazione concetti apparentemente semplici, ha visto la luce proprio allo scopo di contrastare lo spreco alimentare, e in particolare per minimizzare lo spreco partendo dalla base. Il frigorifero.

Quante volte ti è capitato di trovare un limone marcio che compromette tutti gli altri? O di lasciare scadere la verdura senza toccarla? Quanto cibo butti, insomma, ogni settimana?

Un'azienda di Pordenone ha trovato una soluzione.

Depurare il frigorifero per evitare gli sprechi

Aria pulita, cibi più longevi

Ma facciamo un passo indietro. Quali sono le principali cause di deterioramento degli alimenti all'interno del frigorifero?

L'umidità e i batteri, che compromettono i cibi freschi facendoli marcire e rendendoli non più commestibili. Il freddo aiuta ad allungare i tempi di conservazione, ma non basta.

La soluzione

Paolo GanisVincenzo Vitiello e Alessio D’Andrea, fondatori dell'azienda Vitesy di Pordenone, sono partiti da questo principio e hanno deciso di applicarlo in maniera concreta alla vita quotidiana. Producendo purificatori d'aria, si sono chiesti cosa accadrebbe a posizionare uno di questi purificatori all'interno dei frigoriferi.

La risposta è semplice: abbattendo i batteri e la loro carica, frutta e verdura durano di più. Addirittura, i produttori hanno dichiarato che Shelfy allungherebbe la vita degli ortaggi di circa 12 giorni in più.

Shelfy (che ora è in produzione e che ha lanciato anche una campagna di crowdfunding) è fatto in plastica riciclata, funziona a batteria ricaricabile (della durata di un mese) e va posizionato proprio all'interno del frigorifero, dove grazie a nanomateriali selezionati abbatte i microorganismi che abitano l'ambiente, riducendo anche gli odori del 90%.

Si risparmia e l'ambiente ringrazia

Un dispositivo del genere, quindi, permette sia di risparmiare (evitando di buttare cibo perfettamente buono, ricomprandone altro e alimentando così un circolo vizioso e costoso), sia di pesare meno sull'ambiente.

Il comparto agroalimentare è infatti causa di buona parte dell'inquinamento del suolo e atmosferico, e tagliare gli sprechi significherebbe abbattere molte delle emissioni (si parla del 10%, addirittura), ottimizzando il ciclo produttivo e rendendolo più sostenibile.