Un robot ha scoperto due grandi Barriere Coralline nell’arcipelago delle Galapagos

Un robot immerso a 400 metri di profondità, mappando la riserva marina delle Galapagos, ha scoperto due grandi barriere coralline che hanno la particolarità di poter resistere al riscaldamento globale e all’aumento del calore degli oceani. Vediamo insieme il perchè.
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Mattia Giangaspero 14 Novembre 2023

All'interno dell'arcipelago delle Galápagos sono state scoperte due nuove barriere coralline totalmente incontaminate. Una grande circa 250 metri, l'altra addirittura 800 metri (quindi per darti un'idea grande quanto 8 campi da calcio). A localizzarle, a circa 370-420 metri di profondità, è stato un robot sottomarino chiamato ‘SuBastian', il quale ha mappato l'intera area grazie alla sua tecnologia laser. A pilotare il robot sono stati 24 ricercatori internazionali presenti sul posto, a bordo della nave con la quale hanno iniziato la campagna esplorativa durata 30 giorni. Oltre le due grandi barriere coralline, ‘SuBastian' ha ritrovato anche due montagne marine, mai mappate fino a ora.

Al giorno d'oggi per la riserva marina delle Galapagos si tratta di un'importantissima ricerca che arricchisce la biodiversità dell'area protetta. Area che si estende per 133mila chilometri quadrati e si tratta di una superficie grande quanto una Nazione. Il direttore del Parco nazionale delle Galapagos, Danny Rueda Córdova, ha, poi, commentato la scoperta dicendo che:

"Le due barriere presentano una ricca diversità di specie di coralli duri, e questo potrebbe far pensare che la loro formazione sia cominciata migliaia di anni fa.Queste informazioni non sono solo preziose dal punto di vista scientifico, ma forniscono anche una solida base per prendere decisioni che proteggano efficacemente questi ecosistemi, salvaguardando la diversità biologica che ospitano e garantendo la loro resilienza in un ambiente in costante cambiamento". 

In questo caso specifico, le due barriere coralline scoperte differiscono dalle altre presenti, perchè non si trovano in superficie. Essendo in profondità le due nuove barriere verranno meno colpite dalla crisi climatica, perchè subiscono meno il riscaldamento degli oceani e quindi l'effetto dello sbiancamento dovuto al calore viene meno.