Un SMS al medico che rientra subito dalle ferie: come una 13enne è stata salvata grazie alla telemedicina

Era il giorno di Ferragosto e lo specialista che la seguiva era, come tantissime altre persone, in vacanza. Ma appena ricevuto l’alert, è rientrato all’Ospedale Regina Margherita di Torino dove ha potuto impiantare un pacemaker alla ragazzina in arresto cardiaco.
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Giulia Dallagiovanna 11 Settembre 2023
* ultima modifica il 11/09/2023

La telemedicina può salvare delle vite, lo abbiamo ripetuto spesso, e la storia di una 13enne di Torino in arresto cardiaco non fa che confermarlo. La ragazzina era cardiopatica ed era in cura da diverso tempo all'Ospedale Regina Margherita del capoluogo piemontese. Quando ha accusato il malore improvviso, il suo medico ha ricevuto un SMS, è rientrato immediatamente dalle ferie e ha potuto impiantarle subito un pacemaker.

Era il giorno di Ferragosto, quello in cui tutti sono impegnati tra grigliate con amici, vacanze o semplicemente brevi gite fuori porta. Quasi nessuno pensa al lavoro, e si prova anche a dimenticare per un attimo i problemi della vita quotiana. Ma la salute non conosce ferie.

Lo ha scoperto a sue spese anche una ragazzina di Torino, da tempo in cura al Regina Margherita a causa di disturbi cardiaci che le provocavano anche frequenti perdite di conoscenza e malori. Per questo motivo, lo specialista che la seguiva, il dottor Fulvio Gabbarini, responsabile del reparto di Aritmologia pediatrica, aveva deciso di impiantarle un dispositivo sottocutaneo.

Si chiama "Loop Recorder" ed è un piccolo apparecchio che monitora il battito cardiaco, inviando i dati in tempo reale. Ma ha anche una funzionalità in più: è in grado di inviare un SMS quando registra un possibile arresto cardiaco. E lo ha fatto anche lo scorso 15 agosto.

La paziente 13enne era svenuta e il suo cuore aveva smesso di battere a dovere. I genitori l'hanno portata d'urgenza all'ospedale e intanto il dottor Gabbarini riceveva l'alert. Nonostante non si trovasse in Piemonte perché partito per le vacanze, il medico è rientrato immediatamente e ha raggiunto il Regina Margherita in tempo per impiantare il pacemaker alla ragazzina. Ora la paziente sta bene ed è tornata a casa sua in buona salute.

La telemedicina che negli ultimi anni ha conosciuto un notevole progresso, sulla spinta anche della necessità di assitere i pazienti da remoto, in Italia risente ancora di qualche ostacolo. Servono maggiori investimenti e una rete di assistenza più pronta a utilizzare anche questo importantissimo strumento.

Fonte| Ansa

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