Una barriera corallina ricoperta di mascherine: il video di un’immersione nelle Filippine

Un filmato girato da un giornalista della BBC, che si è immerso al largo di Manila insieme a un gruppo di sommozzatori, mostra la barriera corallina locale ricoperta dalle mascherine chirurgiche finite in mare in questi mesi. Durante il picco della pandemia, la capitale delle Filippine avrebbe prodotto addirittura 280 tonnellate di rifiuti sanitari al giorno: una cattiva gestione di questi scarti peggiora l’inquinamento da microplastiche e minaccia gli ecosistemi marini.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Bai 12 Marzo 2021

Quando dopo un anno di pandemia alcune persone hanno finalmente potuto immergersi di nuovo per ammirare la barriera corallina al largo di Manila, capitale delle Filippine, hanno trovato una brutta sorpresa ad accoglierle. Il blu dell’acqua si è mischiato all’azzurro delle migliaia di mascherine chirurgiche finite o gettate in mare, lì a dimostrare una triste verità: nonostante i mesi di attività ridotte, o addirittura cessate, l’uomo ha trovato un nuovo modo per danneggiare l’ambiente.

L’inquietante testimonianza è stata pubblicata dalla BBC, attraverso un video realizzato dal giornalista Howard Johnson che si è immerso insieme a un gruppo dell’Anilao Scuba Dive Centre affiliato al programma dell’ONU Green Fins, che ha lo scopo di promuovere il turismo sostenibile nel sud-est asiatico. Le mascherine incagliate nella barriera corallina sarebbero solo una parte dei tantissimi rifiuti sanitari prodotti dalla città di Manila in questi mesi: secondo le stime effettuate dall'Asian Development Bank, nel picco della pandemia da Covid-19 la quantità si sarebbe aggirata intorno alle 280 tonnellate al giorno.

Dopo la pubblicazione del video, che ha rapidamente fatto il giro del web, Johnson ha commentato l'esperienza attraverso il proprio profilo Twitter, spiegando che uno dei problemi principali di quanto osservato è il fatto che, una volta in acqua, i polimeri presenti nelle mascherine tendano a scomporsi in microplastiche che vengono poi consumate dagli animali che abitano la barriera corallina, motivo per cui diversi gruppi ambientalisti si sono appellati al governo filippino perché si sforzi di migliorare la gestione dei rifiuti sanitari.

Insomma, l'inquinamento da microplastiche non è certo un problema di oggi, come avrai capito seguendo tutti i nostri precedenti aggiornamenti sul tema. Tuttavia, riuscire addirittura a peggiorare la situazione anche in tempo di pandemia ci fa capire quanto ancora siamo lontani dal procedere nella giusta direzione.