Non sappiamo come potrà essere il mondo con temperature costanti oltre i 40°C, nessuno ha la sfera di cristallo, però è fondamentale agire per evitare di peggiorare la condizione, capire come farlo e nel nostro caso cercare di raccontare, come esistono casi studi su più tematiche ambientali che potrebbero portare a una transizione ecologica.
Ecco, da oggi, oltre a questi racconti, oltre all'aumento della consapevolezza e oltre alla sensibilizzazione sulla crisi climatica, esiste la possibilità di provare concretamente a vivere a temperature e condizioni climatiche dettate dal riscaldamento globale.
Infatti per provare a capire cosa potrebbe accadere in futuro quando leggere 50°C sul termometro diventerà la normalità, l'Adaptation Institute ha voluto sviluppare una cabina (tipo come la stanza dello spirito e del tempo) che simula condizioni di calore estremo, raggiungendo temperature fino a 50°C. La cabina di simulazione chiamata Climate Sense è progettata dal ricercatore, nonché direttore del centro Christian Clot e serve per replicare le condizioni di calore estremo che potrebbero diventare comuni in alcune parti del mondo entro la fine del secolo.
I primi effetti, di vivere a una temperatura di 50°C, sull'essere umano sono una sensazione di soffocamento, sudorazione eccessiva e una rapida perdita di energia. Il corpo umano fatica a mantenere una temperatura interna stabile, portando a un aumento del rischio di colpi di calore e disidratazione. Inoltre questi effetti rischiano di essere particolarmente pericolosi per le persone anziane, i bambini e coloro che soffrono di malattie croniche.
L'Adaptation Institute sottolinea l'importanza di "sviluppare strategie di adattamento per affrontare le future condizioni climatiche estreme". Tra queste strategie ci sono "l'implementazione di infrastrutture resistenti al calore, la promozione di comportamenti sicuri durante le ondate di calore e l'educazione della popolazione sui rischi associati al calore estremo".