Una piattaforma digitale simula quali danni provocano gli eventi climatici agli alberi urbani

Si tratta della tecnologia laser Lidar e la prima città a sfruttarla sarà Merano, provincia di Bolzano. Grazie a questa piattaforma digitale si potranno prevenire i danni provocati dal maltempo al verde cittadino.
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Mattia Giangaspero 24 Agosto 2023

Sembra quasi che gli abitanti di Merano abbiano un gioco virtuale tutto per loro e anche l'ambientazione, il luogo di questo gioco, assomiglierà a qualcosa che conoscono molto bene. Il Paese in provincia di Bolzano ha sviluppato, su una piattaforma digitale, un suo modello virtuale in miniatura che però potrà essere soggetto a cambiamenti continui, dettati dai suoi cittadini, dalla fantasia delle loro menti.

Spieghiamoci meglio: Merano adesso è presente anche in formato digitale e questo formato digitale può cambiare grazie alle simulazioni climatiche che verranno fatte su di esso. Si può modificare la temperatura fino ai livelli estremi, si possono simulare tempeste, tornadi, grandini. Insomma tutte le condizioni climatiche che si hanno in mente possono abbattersi sulla città virtuale. Perchè tutto questo?

Non si tratta ovviamente di un gioco, ma di un modello informatico che serve per capire nel modo più accurato possibile, cosa possa accadere al paese di Merano se fosse realmente colpito da condizioni climatiche estreme. Cosa possa accadere ai suoi alberi e di conseguenza alla sicurezza dei cittadini. Un modello virtuale, che è stato possibiler realizzare con la tecnologia lidar, con il quale si potrà prevedere la soluzione migliore da dover intraprendere nella realtà, qualora quello che è stato simulato avvenga veramente.

Una carta in più agli amministratori del verde pubblico e per i proprietari dei giardini che oggi detengono i due terzi degli ottomila alberi presenti della città in provincia di Bolzano. Tutte le piante, nessuna esclusa, saranno catalogate in questa biblioteca invisibile.

Ora ti chiederai, ma perchè a Merano e come sono riusciti a fare questo?

Intorno al mese di Febbraio è partito tutto: un elicottero, a circa 400 metri di altezza, ha rilevato, con una tecnologia laser chiamata Lidar, il patrimonio arboreo della città. Con i dati registrati sarà sviluppata una rappresentazione digitale in tre dimensioni di ogni pianta con le principali caratteristiche fisiche come posizione, altezza della chioma, spessore del tronco e diametro della corona. Parametri che consentono di valutarne lo stato di salute.

E questo è stato possibile grazie al progetto europeo JUSTNature, in collaborazione con Eurac Research. Ancora una volta abbiamo un esempio di come la tecnologia se usata nel giusto modo possa aiutarci a prevenire, risolvere e progredire verso un mondo più sano e in contatto con la natura.

Idealmente, l'obiettivo sarebbe quello di creare un inventario altrettanto completo degli alberi privati come quello che la città ha già degli alberi pubblici nel suo catasto degli alberi. Questo catalogo contiene le "carte d'identità" degli alberi pubblici della città e sarà molto utile anche per identificare quelli privati. Uno-duecento alberi particolarmente preziosi saranno poi filtrati dall'enorme numero di alberi privati per avere la loro salute valutata per esperti con i fondi del progetto. – Spiega Eurach Research

Le palme sono molto facili da identificare, con i cedri, che spesso hanno diverse corone, è meno semplice. Ciò che può essere determinato con molta precisione, tuttavia, sono l'altezza della corona e il diametro della corona di ogni albero, così come l'altezza dell'albero e lo spessore del tronco. Quel che è certo è che di fronte a queste sfide Merano vuole creare una nuova consapevolezza.

"Invece di oscuri presagi e sguardi malvagi da parte dei vicini, le persone dovrebbero essere orgogliose degli alberi nei loro giardini e del contributo che danno alla qualità della vita urbana" afferma Marco Masin, il nuovo responsabile del servizio del dipartimento di orticoltura della città.