Una svolta nella lotta contro l’Alzheimer potrebbe arrivare dalla vitamina B3

Assumere un integratore a base di vitamina B3 potrebbe rallentare l’invecchiamento cerebrale e favorire la cura dell’Alzheimer. E’ una scoperta molto promettente e dà nuove speranze: la demenza è una vera emergenza sanitaria, si ammalano circa 10 milioni di persone l’anno.
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Valentina Rorato 23 Marzo 2023
* ultima modifica il 23/03/2023

Curare il morbo di Alzheimer e prevenirlo è tra i grandi obiettivi della scienza. Un team di medici del Delaware center for cognitive aging research sembra aver trovato una svolta nel trattamento di questa malattia. Come sappiamo, l'Alzheimer causa un grave declino cognitivo privando le cellule cerebrali dell'ossigeno. I ricercatori affermano che un integratore di vitamina B3, chiamato nicotinamide riboside, può riportare i livelli di ossigeno nei neuroni che invecchiano.

Secondo uno studio del National Institute of Health, la demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con persone di età pari o superiore a 85 anni che rappresentano un terzo del totale. L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), inoltre, calcola che ci siano circa 55 milioni di persone affette da demenza in tutto il mondo, con 10 milioni segnalati su base annua.

La malattia di Alzheimer è un tipo di demenza che si verifica quando una proteina chiamata beta-amiloide inizia ad accumularsi tra i neuroni. Anni di ricerca hanno dato origine a un gran numero di teorie. Tra queste, una teoria sulla mancanza di energia nel cervello ha ottenuto il maggior successo tra gli esperti. Il cervello costituisce solo il 2% della massa corporea totale, eppure si ritiene che assorba il 20% dell'apporto totale di ossigeno del corpo. Un cervello colpito dall'Alzheimer ne ha, però, un apporto ridotto, il che scatena sintomi come perdita di memoria e difficoltà di ragionamento.

Un team guidato dal dottor Christopher Martens, direttore del Delaware Center for Cognitive Aging Research, ha deciso di esplorare la promessa di una molecola, chiamata nicotinammide adenina dinucleotide o NAD+, nel migliorare il metabolismo energetico del cervello.  Nell'ambito dello studio, a 10 adulti è stata somministrata nicotinamide riboside, un precursore del NAD+, mentre a un altro gruppo di 12 adulti è stato somministrato un placebo.

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I ricercatori hanno, inoltre, studiato gli effetti del nicotinamide riboside, o NR, una forma idrosolubile di vitamina B3 nota per svolgere un ruolo vitale nel metabolismo cellulare. NR è un precursore della nicotinammide adenina dinucleotide (NAD+), un coenzima presente in tutte le cellule viventi. Il NAD+ è essenziale per molti processi metabolici nel corpo, tra cui la produzione di energia, la riparazione del DNA e la segnalazione cellulare.

Il NAD+ si perde gradualmente man mano che invecchiamo o sviluppiamo malattie croniche. La perdita di NAD+ è legata all'obesità e ad altre abitudini di vita negative come il fumo", ha affermato l'autore principale dello studio, Christopher Martens. "Poiché è necessario più NAD+ per contrastare queste conseguenze negative, è più probabile che si esaurisca di fronte a abitudini di vita negative".

Nei partecipanti allo studio, dopo aver assunto 500 mg del supplemento due volte al giorno per sei settimane, i medici hanno riscontrato un piccolo ma significativo aumento dei livelli di NAD + nelle vescicole extracellulari dei neuroni cerebrali dei partecipanti. I ricercatori ritengono che i risultati siano promettenti, ma che lo studio sia ancora in una fase molto iniziale.

"E’qualcosa che stiamo testando attivamente ora nel mio laboratorio in uno studio di follow-up su adulti più anziani con decadimento cognitivo lieve, ma prima volevamo capire se potevamo rilevare un aumento di NAD+ nel tessuto cerebrale dopo l'assunzione del supplemento", ha detto il dottor Martens. "Lo abbiamo fatto usando piccole vescicole trovate nel sangue che siamo abbastanza sicuri abbiano avuto origine nei neuroni. La cosa veramente interessante è che abbiamo anche trovato cambiamenti nei marcatori più consolidati della malattia di Alzheimer (ad esempio, l'amiloide-beta) dopo l'assunzione del supplemento". Per contrastare la perdita di NAD+, i medici raccomandano l'assunzione di integratori NR.

Fonte | Oral nicotinamide riboside raises NAD+ and lowers biomarkers of neurodegenerative pathology in plasma extracellular vesicles enriched for neuronal origin pubblicato su Aging Cell a dicembre 2022.

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