Un’immagine realizzata con l’IA richiede l’energia necessaria per caricare uno smartphone

Tutti i programmi con l’Intelligenza artificiale che utilizzi producono emissioni di CO2, ma anche enormi consumi energetici. Due studi recenti indicano quanto inquinano siti di produzione di immagini di foto artificiali e di produzione di testi.
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Mattia Giangaspero 13 Dicembre 2023

Se volessimo fare una classifica delle scoperte più interessanti che rivoluzioneranno il quotidiano di tutti, uscite nel 2023, potremmo dire con certezza che l'Intelligenza artificiale (IA) è al primo posto. E allora è necessario continuare a fare un'analisi su quanto questa si promette come un'innovazione pulita, a basso costo e sostenibile, ma in realtà non c'è niente di più falso. L'IA non è una tecnologia green, anzi. Secondo un recente documento dell'Università di Washington, la MIT Technology Review, le centinaia di milioni di interrogazioni su ChatGPT possono costare circa 1 gigawattora al giorno, equivalente al consumo energetico di 33mila famiglie statunitensi. E anche solo addestrare un chatbot può far consumare tanta elettricità quanta ne consuma un quartiere in un anno.

E poi un altro studio portato avanti dalla startup AI Hugging Face e dalla Carnegie Mellon University, ha dimostrato il modo di calcolare le emissioni di carbonio causate dall’utilizzo di un modello di intelligenza artificiale.

Quello che ha lasciato più di stucco è che la sola richiesta di generare una foto con l'IA richiede lo stesso consumo energetico che serve per ricaricare al 100% uno smartphone. Se quindi, volendo fare un'ipotesi, si volessero generare 1000 immagini con l'IA, la produzione di CO2 sarebbe di 500g, pari a quella di guidare l’equivalente di 6,6 chilometri di un'utilitaria a benzina. Quindi l'immagine artificiale è il prodotto più energivoro in assoluto per l'IA.

All'opposto l’utilizzo di un modello di intelligenza artificiale per generare testo richiede un dispendio energetico significativamente inferiore. Creare un testo per 1000 volte consuma solo il 16% della carica completa dello smartphone.

Secondo una recente stima dell'Agenzia Internazionale dell'Energia, attualmente i data center di tutto il mondo rappresentano tra l'1 e l'1,5% dell'utilizzo di elettricità a livello mondiale, ma tutta la comunità scientifica è concorde con l'affermare che la rapida diffusione di nuove tecnologie farà aumentare in modo significativo l'utilizzo di energia nel settore.

E proprio per questo motivo le ricercatrici dello studio sull'immagine artificiale, Alexandra Sasha Luccioni e Yacine Jernite, indicano che bisogna "essere trasparenti riguardo alla natura e alle conseguenze dei loro modelli, per consentire una migliore comprensione dei loro impatti ambientali".

Fonte | Arxiv

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