Si preannuncia un'altra estate di fuoco per il Canada. Già in questi giorni, infatti, nella Columbia Britannica – la più occidentale delle province canadesi – le temperature si stanno innalzando vertiginosamente, tanto che l'azienda elettrica British Columbia Hydro and Power Authority si è detta pronta a fronteggiare eventuali picchi di domanda oraria di energia elettrica.

Stando alle stime, infatti, in questi giorni potrebbero essere necessari circa 7800 megawattora nei momenti più caldi, vale a dire circa 1.300 megawattora in più rispetto alla media del mese di maggio. Un dato allarmante perché nella sua storia la provincia non ha mai registrato una domanda superiore a 7.500 megawattora nel mese di maggio.

Secondo i vari servizi meteo della zona, sono previste temperature di 10-15 gradi superiori alla norma stagionale in alcune parti della Columbia Britannica e dell'Alberta. Per questo motivo sono stati sospese le interruzioni di servizio già programmate, al fine di garantire ai clienti l'accesso all'elettricità necessaria per rinfrescarsi.

Una temperatura così alta in questo periodo comporta diversi problemi. Basti pensare, per esempio, che l'aumento delle temperature fa crescere anche il rischio di inondazioni dovute allo scioglimento della neve sulle montagne.

Non solo, lo scorso fine settimana il governo dell'Alberta ha dichiarato lo stato di emergenza in risposta agli incendi boschivi che hanno costretto migliaia di persone ad abbandonare le proprie case. Al momento nella zona i roghi attivi sono oltre 80.

Il caso di Lytton

Emblema di questa situazione è la cittadina di Lytton, nel distretto regionale di Thompson-Nicola, che conta poco più di 200 abitanti. Come forse ricorderai, il 29 giugno 2021 in questo paesino fu registrata la temperatura di 49,5 gradi centigradi. Si trattò della temperatura più alta in tutta la storia del Canada e fu una situazione drammatica perché per via del caldo morirono in tutta la zona circa 500 persone. E poi, come se non bastasse, la città venne quasi distrutta da un incendio violentissimo, di cui, tra l'altro, ne pagarono le conseguenze anche gli animali marini. Una situazione che, purtroppo, sembra destinata a ripetersi visto che domenica 14 maggio a Lytton sono stati registrati 35,9 gradi. E non siamo nemmeno a metà maggio.

In apertura: gli incendi a Lytton nel 2021