Dopo le polemiche sulle condizioni a cui devono "sottoporsi" i tennisti, lanciate da Medvedev l'altro giorno, arriva un nuovo fuoriprogramma agli US Open. Un fuoriprogramma che però riprende il discorso che avevamo fatto già, proprio con l'accaduto su Medvedev.
Nella semifinale singolare femminile tra Coco Gauff e Karolina Muchova (vinta dall’americana Gauff 6-4, 7-5: ora la finale contro Sabalenka) c'è stata una protesta di alcuni ambientalisti che ha portato all'interruzione della partita per circa 50 minuti.
Il match è stato fermato durante il secondo set quando un gruppo di 4 attivisti per il clima all'Arthur Ashe Stadium di New York ha iniziato a gridare "Stop ai combustibili fossili”. Le due tenniste inizialmente hanno aspettato pazientemente sul campo per diversi minuti, anche se alla fine hanno dovuto abbandonare il terreno di gioco.
Questo perchè poi uno dei 4 manifestanti ha incollato i suoi piedi al pavimento di cemento. La protesta è stata rivendicata dal movimento ‘Extinction Rebellion' con un comunicato, in cui si legge che "la crisi climatica ed ecologica minaccia tutto sul nostro pianeta, compreso lo sport".
Questa interruzione della partita non è stata apprezzata dagli spettatori sulle tribune che in coro incitavano gli organizzatori a “buttare fuori i manifestanti”.
Quello che è accaduto durante la partita degli US Open entra a far parte di una serie di azioni di protesta svolte dagli attivisti ambientali durante altre manifestazioni sportive svolte in tutto il mondo.
Per esempio a luglio, tre persone sono state arrestate dopo aver interrotto una partita a Wimbledon, spargendo coriandoli arancioni e pezzi di puzzle sul campo. A giugno, all'Ashes cricket Test tra Australia e Inghilterra al Lord's di Londra, due manifestanti del movimento ‘Just Stop Oil’ hanno fatto invasione di campo e hanno lanciato polvere arancione. E infine altre proteste di ecologisti sono avvenute durante il campionato mondiale di snooker e la finale di rugby della Premiership inglese.