
Le vecchie spugne possono sempre tornare utili, lo sai vero? Ad esempio, sono perfette per creare delle barchette per bambini, oppure per dipingere una stanza creando pattern geometrici.
Ma a un certo punto si logorano irrimediabilmente e, be', vanno buttate. Ma dove si possono smaltire le spugne nella maniera corretta? Ecco una veloce guida per gettarle nel cassonetto giusto.
Le spugne più classiche solitamente sono realizzate in materiali plastici e artificiali. Ma non sono propriamente plastica riciclabile, e per questo vanno gettate nel sacco dell'indifferenziato secco, finendo poi nell'inceneritore.
Ecco perché è bene sfruttarle fino alla fine del loro ciclo di vita,
In commercio esistono sempre più spugne naturali, realizzate in materiali più sostenibili rispetto alle spugne tradizionali. Ci sono quelle "di mare", che andranno comunque nell'indifferenziato, e quelle invece espressamente compostabili, con fibre derivanti da piante e vegetali.
Queste ultime andranno nel bidone dell'umido, ma solo se completamente prive di detergenti. Prima di buttarle, quindi, lavale davvero molto bene.
In generale, allungare la vita delle spugne è un'ottima idea, proprio perché molte spugne finirebbero altrimenti nel bidone indifferenziato.
Prima di tutto, puoi lavarle (soprattutto quelle quadrate e sottili), seguendo le indicazioni che c'erano sulla confezione (solitamente bastano 40 gradi in lavatrice). In questo modo, potrai igienizzarle e utilizzarle ancora per un po'.
Quando le spugne da cucina sono particolarmente sporche e logore, cambia loro ruolo: possono tornare utili ad esempio per le pulizie del bagno, per disincrostare gli angoli più difficili.