Venezia Unesco

Venezia non entra nella “lista nera” dell’Unesco: esclusa dai patrimoni mondiali dell’umanità in pericolo. Ma il rischio rimane.

Non è un Patrimonio dell’umanità a rischio ma l’allerta deve continuare a rimanere elevata. Venezia, dall’ultima sessione del World Heritage Committee a Riad, non ha, secondo l’Unesco, i presupposti per entrare nella black list e le misure messe in campo per la tutela della città sono state giudicate sufficienti. Per ora.
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Evelyn Novello 15 Settembre 2023

Venezia salvata in extremis. L'Unesco ha deciso di non far rientrare la città lagunare nella sua lista nera, quella dei Patrimoni dell'umanità a rischio. La decisione è stata presa ieri durante la 45esima sessione del World Heritage Committee a Riad, in Arabia Saudita e ha rassicurato l'amministrazione comunale veneziana che aveva messo in atto diverse misure per garantire la tutela della città, che, però, al comitato non sembravano sufficienti alla piena tutela del Patrimonio veneziano. In questa occasione, invece, sono stati 20 i Paesi che hanno difeso l'opera dell'amministrazione comunale facendo in modo che Venezia possa rimanere sito Patrimonio dell'Umanità.

Come Ohga ti aveva già spiegato, il World Heritage Centre, lo scorso luglio, aveva affermato che le autorità italiane dovrebbero fare di più per proteggere la città e la laguna e aveva valutato inadeguate le misure messe in campo a tutela di Venezia, tra cui il Mose, contro l'innalzamento del livello del mare, e l'ultima proposta del pagamento di un ticket per i turisti che si potrebbe attuare dal 2024. Queste proposte non avevano convinto del tutto il comitato Unesco che, quest'estate, aveva pensato all'inserimento della Serenissima nella sua black list con la speranza che "questa iscrizione susciterà un più forte impegno e una più vasta mobilitazione degli attori locali, nazionali e internazionali".

La soddisfazione dell'amministrazione si è subito palesata con il sindaco Luigi Brugnaro che ha affermato: "è la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per la salvaguardia di Venezia, e che la proposta di inserimento in danger list era molto politica e poco tecnica". Il ministro Gennaro Sangiuliano sottolinea che quella degli esperti Unesco sarebbe stata "un'indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi" ma ha anche rassicurato che il lavoro a tutela del Patrimonio culturale e architettonico veneziano continuerà. I rischi, in effetti, continuano a esistere perché, come ci aveva spiegato l'oceanografo del MOSE, Georg Umgiesser, il livello del mare potrebbe alzarsi di 30cm entro il 2050. E a quel punto il MOSE sarà davvero una misura insufficiente.