Lago Maracaibo Venezuela

Venezuela, migliaia di persone donano i propri capelli per pulire il lago Maracaibo pieno di petrolio

Il lago Maracaibo, in Venezuela, è un ecosistema gravemente inquinato. Una giovane attivista ha ideato una soluzione innovativa per ripulirlo: utilizzare i capelli umani.
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Roberto Russo 24 Ottobre 2023

Il lago Maracaibo, in Venezuela, è uno dei laghi più grandi e antichi del mondo. Un tempo simbolo della ricchezza petrolifera del Paese, oggi è un ecosistema gravemente inquinato. Le sue acque sono ricoperte da chiazze iridescenti e vortici di alghe verde neon visibili perfino dallo spazio.

L'inquinamento è dovuto soprattutto a vecchi macchinari in rovina e a rotture in una rete di quasi 16.000 miglia di condutture sottomarine. Sebbene le chiazze di petrolio siano comuni nel lago di Maracaibo, che contiene una delle più grandi riserve conosciute di petrolio e gas del pianeta, gli esperti e i gruppi ambientalisti hanno avvertito che anni di cattiva gestione e un'industria petrolifera paralizzata hanno lasciato un flusso costante di greggio che trasuda nell'acqua.

Un'iniziativa per salvare il lago Maracaibo: l'idea di Selene Estrach

Per anni Selene Estrach, attivista ambientale di 28 anni, ha deciso di fare qualcosa per provare a risolvere almeno in parte la situazione. Da qui l'idea di fondare "Proyecto Sirena", una rete nazionale di attivisti uniti dall'obiettivo di salvare il lago in un modo piuttosto originale: utilizzando un materiale diffusissimo, ma praticamente quasi mai usato usato a questo scopo: i capelli.

L'idea le è venuta a luglio, mentre cercava online soluzioni facili, economiche e sostenibili per l'inquinamento del lago Maracaibo. Ha visto che Matter of Trust, un'organizzazione no-profit con sede a San Francisco, 22 anni fa aveva utilizzato dei blocchi di capelli umani per contribuire ad assorbire uno sversamento al largo delle isole Galápagos. Da allora, il progetto è stato replicato in tutto il mondo.

Estrach ha iniziato a raccogliere capelli dai saloni di bellezza di tutto il Venezuela. A ottobre, in 600 si erano iscritti per contribuire, il che le permetterà di raccogliere circa sette tonnellate di capelli ogni tre mesi. Il progetto raccoglie anche peli di animali domestici.

La sperimentazione dei bracci di capelli

I capelli sono costituiti per lo più da una proteina fibrosa chiamata cheratina, che li rende adsorbenti, ovvero fa aderire gli oli alla loro superficie. Estrach e la sua squadra hanno in programma di inserire i capelli in reti a maglie simili a collant che saranno collocate nel lago di Maracaibo. Le reti – o bracci – saranno essenzialmente salsicce di capelli galleggianti che circonderanno le chiazze di petrolio per evitare che si diffondano o si separino.

La prima prova dei bracci di capelli si terrà in questi giorni: se l'esperimento sarà un successo, Estrach e la sua squadra continueranno a raccogliere capelli per ripulire il lago di Maracaibo.

L'iniziativa di Estrach è un esempio di come la creatività e l'impegno di singoli individui possono fare la differenza. È anche un segno di speranza per il futuro del lago Maracaibo, che è un'importante fonte di cibo e sostentamento per milioni di persone.