Viene operata di tumore alla tiroide mentre è incinta e 5 mesi dopo partorisce: come si riconosce questa malattia

Federica, 37 anni, era al quarto mese di gravidanza quando le è stato diagnosticato un tumore della tiroide in forma grave. Subito operata all’ospedale Mauriziano di Torino, è poi riuscita a portare a termine la gravidanza senza alcun problema per lei o il bambino. Oggi lei e Renato, il suo piccolo, stanno bene.
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Kevin Ben Alì Zinati 2 Aprile 2024
* ultima modifica il 02/04/2024

Federica ce l’ha fatta: ha portato a termine la gravidanza e nelle scorse ore ha dato alla luce il suo bambino.

L’esito, bellissimo, non era tuttavia scontato perché a quattro mesi di gestazione i medici avevano messo tra le mani della 37enne un’altra diagnosi: tumore alla tiroide, in forma grave.

Si trattava, nello specifico, di un carcinoma papillare, ovvero una condizione caratterizzata da una crescita lenta e in grado di dare metastasi ai linfonodi del collo ai lobi della tiroide.

La tiroide, per inciso, è quell’organo che produce ormoni tiroidei (T4 e T3) necessarie per il controllo del metabolismo.

Un carcinoma in questa regione che corpo oggi viene comunque considerato una neoplasia rara dal momento che rappresenta solamente il 2% di tutti i tumori.

Questo neoplasia si manifesta con la presenza di un nodulo tiroide riconoscibile alla palpazione o all’osservazione diretta da parte di un medico. Per farti capire ancora di più quanto si tratta di condizioni rare, considera che solo il 3-5% di tutti i noduli della tiroide sono forme tumorali maligne.

La storia a lieto fine di Federica arriva dai reparti dell’ospedale Mauriziano di Torino dove la giovane è stata sottoposta al delicatissimo intervento di rimozione del tumore.

Il quadro era molto complesso perché la massa era molto estesa e i linfonodi rimossi erano molto grossi e vicini al polmone. L’operazione però è andata per il verso giusto ed è perfettamente riuscita.

Federica non ha riportato nessuna delle complicanze che possono accompagnarsi a questo tipo di intervento, come disfonia o ipocalcemia, e anche il piccolo Renato, come ha poi voluto chiamarlo, non ha riportato danni o lesioni.

Anzi, è nato in piena salute e pronto ad iniziare la sua avventura nel mondo. Federica ora dovrà continuare con il periodo di allattamento al termine del quale completerà il percorso di terapia previsto per la neoplasia.

A quel punto, potranno iniziare davvero la loro vita insieme.

Fonte | Ansa; Humanitas

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