Capannori è il primo comune italiano a ottenere il riconoscimento “Rifiuti zero” in Europa. Ora tocca agli altri

Capannori è la prima città italiana a ottenere un importante riconoscimento europeo: la certificazione Rifiuti Zero. Ma quali sono i progetti di questo comune in provincia di Lucca?
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Francesco Castagna 8 Luglio 2022

Nella provincia di Lucca il comune di Capannori ottiene un importante riconoscimento a livello europeo. La città infatti è diventata la prima a ottenere il riconoscimento "Rifiuti Zero" dall'Unione Europea. Un risultato importante che è arrivato a pochi giorni da quando Capannori, nel 2007 è entrato a far parte della strategia "Rifiuti Zero" come primo comune italiano.

In Toscana esiste quindi una vera e propria roccaforte ecologista. La sua storia green inizia nel 1997, quando il Comune decise di bloccare la costruzione di un inceneritore. Uno degli eco eroi toscani che guidano questo comune verso un futuro ecologista è Rossano Ercolini, storico attivista di Capannori e coordinatore di Zero Waste Italia.

Se pensate quindi che l'Unione Europea sia lontana dai piccoli centri abitati, vi state sbagliando di grosso. Capannori è una città determinata e vuole diventare la capitale europea del riuso. Negli anni sono state tante le iniziative volte a sprecare il meno possibile i materiali, nel 2021 la città è riuscita ad arrivare all'86,50% della raccolta differenziata. Un successo.

Lo scorso anno sono state riciclate 4.100 tonnellate di carta e quindi 12.000 alberi sono rimasti intatti. La carta riciclata è stata trasformata in terriccio che è servito per concimare 5.100mila tonnellate di scarti da cucina. Inoltre, il comune di Capannori ha raccolto 2000 tonnellate di vetro, così facendo ha potuto realizzare 4 milioni di nuove bottiglie riciclate da vino.

Ma cosa significa adesso questa certificazione? Sicuramente un nuovo impulso a fare sempre meglio. Sul portale del Comune si legge che Capannori "effettuerà annualmente miglioramenti per monitorare e valorizzare i risultati raggiunti che saranno sottoposti a nuovi audit ogni 3 anni al fine di confermare lo stato di certificazione con la possibilità di salire di livello, raggiungendo un massimo di 5 stelle".

Tante sono le iniziative portate avanti dalla giunta, a tal proposito il sindaco di Capannori Luca Menesini ha detto "Siamo orgogliosi di questo straordinario riconoscimento, che giunge dopo 15 anni dall'adesione alla strategia Rifiuti Zero, e  che ci conferma che siamo sulla strada giusta mettendo al centro la tutela ambientale, i rifiuti come risorse da riportare a nuova vita e non da bruciare, la lotta al cambiamento climatico, la questione energetica e l'economia circolare per garantire un futuro di qualità alle nuove generazioni".

Tra i progetti messi in campo, spunta un'iniziativa molto interessante: la raccolta porta a porta dei vestiti. Capannori in via sperimentale introdurrà la raccolta dei vestiti usati e dei rifiuti tessili.

Come spiega l'assessore all'ambiente Giordano Del Chiaro “Gli scarti tessili rappresentano circa il 15% dei materiali che vanno a finire nel bidoncino dell'indifferenziato, una percentuale piuttosto alta". L'obiettivo quindi è quello di sensibilizzare i cittadini a un uso consapevole e a ridurre l'abbandono di questo tipo di rifiuti.