
In Italia abbiamo la fortuna di avere oltre 5mila prodotti tradizionali censiti, quasi 300 specialità Dop/Igp e oltre 400 vini Doc/Docg. Potenzialmente, potremmo avere una dieta completa formata solo da cibi stagionali, coltivati sulle nostre terre. In questo, per fortuna, stiamo assistendo a una crescita del biologico e del chilometro zero: sono sempre di più gli italiani che vogliono mangiare meglio e in maniera più consapevole, e sempre di più sono le esperienze che nascono per distribuire una spesa che sia equa, sostenibile dal punto di vista ambientale e di chi lavora, e soprattutto di prodotti freschi e biologici. Oggi ti vogliamo presentare tre nuove iniziative, attraverso cui potrai conoscere meglio quel che mangi e aiutare la filiera del biologico locale.
Si tratta di un'alternativa alla grande distribuzione che permetta di assaporare prodotti in sintonia con i cicli stagionali, una piattaforma che riunisce vari produttori agricoli selezionati, permettendo loro di gestire in modo autonomo l'offerta sul sito. Si definiscono "una start-up di giovani con un grande sogno: valorizzare i piccoli produttori del territorio italiano e aiutarli a distribuire i loro prodotti", promuovendo un'alimentazione sana e varia. Gli utenti sono sia privati che aziende o imprese, che possono ricevere a domicilio la spesa: per il momento solo su Milano, ma presto Teloconsiglioio potrebbe ampliarsi, creando una rete di produttori locali e nazionali.
Un progetto di filiera biologica e legale del pomodoro organizzato da Altromercato, un'impresa sociale attiva da 25 anni nel commercio equo e solidale. Dall'11 al 28 giugno potrai avere il 20% di sconto se acquisterai cinque sughi Tomato Revolution. Una linea di sei prodotti, dalla passata di ciliegino classica ai sughi alle melanzane o al finocchietto e siccagno, che ha l'obiettivo di mettere in tavola un prodotto gustoso, sano e soprattutto di combattere il caporalato e lo sfruttamento del lavoro, una pratica purtroppo molto diffusa nella coltivazione del pomodoro. Quelli della Tomato Revolution sono coltivati nelle cooperative Rinascita (Palermo), Prima Bio e Pietra di Scarto (entrambe in provincia di Foggia), che hanno programmi di agricoltura di impatto sociale o agiscono in terreni confiscati alle mafie.
Qui parliamo della prima piattaforma italiana di social farming, una rete digitale nata in Puglia nel 2016 che permette di adottare a distanza dei coltivatori e delle imprese, sostenendole economicamente, per promuovere la salvaguardia del patrimonio agricolo nazionale e delle eccellenze del Made in Italy. Su Coltivatori di emozioni puoi scegliere una piccola azienda agricola della rete e un produttore da sostenere, contribuendo alla sua crescita e ricevendo allo stesso tempo dei prodotti agricoli di grande pregio. Potrai scegliere pacchetti di vario prezzo, anche con una piccola somma, e rimanere aggiornato online sullo stato dei raccolti e sulla storia dell'azienda agricola che hai adottato.