Quali sono le tartarughe a rischio di estinzione?

Ogni anno il 23 maggio si celebra il World Turtle Day. Un giorno importante per riportare al centro dell’attenzione testuggini e tartarughe, specie che sono nella maggior parte dei casi a rischio di estinzione. Dalla Caretta Caretta alle tartarughe giganti delle Galapagos, vediamo quali sono gli esemplari che rischiamo di non vedere più in un futuro non troppo lontano.
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Gaia Cortese 23 Maggio 2019

Oggi è il World Turtle Day. Tutti gli anni, il 23 maggio si celebra la Giornata Mondiale della tartaruga, per riportare al centro dell’attenzione un animale a grande rischio di estinzione. L’iniziativa è stata lanciata nel 2000 dall’American Tortoise Rescue, un’organizzazione no profit sita in Malibu, California, con lo scopo di combattere lo sfruttamento delle tartarughe a scopo commerciale, particolarmente diffuso negli Stati Uniti e in Cina.

Le tartarughe sono, infatti, una specie in pericolo: secondo il WWF ogni anno circa 150mila esemplari finiscono catturati negli strumenti utilizzati per la pesca nel solo Mediterraneo; di queste almeno 40mila non sopravviveranno. Le minacce principali per questa specie sono le reti a strascico, gli ami, ma anche la cementificazione, l'inquinamento e il degrado delle coste.

Nel 1973 è stata firmata a Washington la Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Minacciate di Estinzione (CITES) che a tutt’oggi considera le tartarughe mediterranee tra le specie più a rischio. C'è poi la Lista Rossa IUCN, istituita ancora prima, nel 1948, che consiste nel più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il pianeta. Questa lista può essere considerata come il più autorevole sistema di classificazione delle specie a rischio di estinzione, anche quando parliamo di tartarughe.

Le tartarughe classificate nella Lista Rossa IUCN

Le tartarughe minacciate

Nella Lista Rossa IUCN compare la Tartaruga Liuto (Dermochelys coriacea), rara ma ben distribuita sul territorio, è la più grande tartaruga esistente al mondo. C'è poi la Tartaruga Embricata (Eretmochelys imbricata), che vive in acqua ed è a rischio di estinzione a causa dell'impatto umano; le sue uova, infatti, vengono ancora mangiate nonostante questa specie sia sulla lista delle specie protette. Vengono spesso uccise per le loro carni e il loro guscio, o restano intrappolate nelle reti da pesca. Tra le tartarughe minacciate c'è anche la Testuggine raggiata (Astrochelys radiata), diffusa nel Madagascar meridionale e considerata prossima a estinguersi.

Tartaruga di Kemp

La Tartaruga di Kemp è la specie a maggior rischio di estinzione fra tutte le tartarughe marine: con appena un migliaio di esemplari femmine in grado di nidificare, la loro sopravvivenza è seriamente minacciata; alla base del rischio di estinzione c'è anche l'eccessivo sfruttamento delle uova nell'ultimo secolo. E malgrado in tempi recenti siano state prese diverse misure per proteggere la specie, le tartarughe di Kemp non sono riuscite a riprendersi.

Le tartarughe in pericolo

Specie in pericolo sono quelle che hanno una probabilità di estinzione del 20% nelle prossime cinque generazioni, o la cui popolazione è ormai sotto i mille esemplari, o che si sono ormai ridotte del 55-79%. Sempre parlando di tartarughe, in questa categoria si trova la Caretta Caretta, la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo, ma anche la Tartaruga Verde o Franca (Chelonia mydas) che vive nei mari tropicali e subtropicali, ma che è anche presente nel Mediterraneo lungo le coste italiane.

Tartaruga verde

La Tartaruga bastarda olivacea, così chiamata per il colore verdastro del guscio e della pelle, è imparentata con la Tartaruga di Kemp, e insieme sono le più piccole tartarughe marine al mondo. Anche se la Tartaruga olivacea è considerata la specie più numerosa tra le tartarughe marine, la sua sopravvivenza è in pericolo: la popolazione mondiale di femmine si aggira attorno agli 800mila esemplari ma, specialmente nell'Atlantico occidentale, il loro numero è notevolmente diminuito.

E poi c'è la Tartaruga a dorso piatto, anche nota come tartaruga piatta. Vive nel mare tra la Nuova Guinea e il nord dell’Australia. Questa specie è fortemente minacciata perché carne e uova vengono ancora cacciate; a questo si aggiungono la cattura accidentale nelle reti di pesca, la distruzione delle coste dove nidificano, l’inquinamento e la carenza di nutrimento.

Le tartarughe vulnerabili

Sono considerate vulnerabili le specie che si sono ridotte del 25-54% o che hanno una probabilità del 10% di estinzione nei prossimi cento anni, o ancora la cui popolazione è ormai sotto i 2500 esemplari. Tra le specie vulnerabili  c'è la Tartaruga Gigante delle Galapagos, un esemplare che può raggiungere anche i 300 kg di peso e che ha in natura un’aspettativa di vita di 150-200 anni.

Tartarughe Giganti delle Galapagos

La Tartaruga gigante di Aldabra è la seconda più grande tartaruga terrestre dopo quella delle Galapagos. Sulla Terra ne esistono ormai dai 33mila ai 100mila esemplari e si ritiene che siano le uniche sopravvissute di un più grande gruppo di 18 diverse specie di tartarughe che una volta viveva nelle terre dell’Oceano Indiano, estinte a causa della caccia e della predazione delle uova.