
Siamo abituati a non farci caso, ma spesso le tradizioni portano con sé diversi problemi rispetto all'ecologia e alla sostenibilità. Ciò non significa rinunciarvi! Semplicemente, è opportuno cominciare a guardare a queste tradizioni con un occhio più green, rendendole più ecosostenibili attraverso piccole scelte che non stravolgono la sostanza.
Carnevale, ad esempio, può essere vissuto in maniera più ecologica. Come? In questo articolo troverai qualche consiglio per rendere il Carnevale più sostenibile, trasformando una delle festività meno verdi in un'occasione di riuso e riciclo, contribuendo così all'economia circolare.
Invece di acquistarli, raccogli tutte le riviste e i giornali che hai in casa e ritagliali in pezzetti piccolissimi, aiutandoti anche con gli attrezzi di cancelleria per creare cerchi di carta e buchi nelle pagine. Sì, ci impiegherai un po' di tempo, ma è un'attività rilassante che puoi eseguire anche insieme ai bambini (se sanno usare le forbici!), facendo una sorta di coriandoli-party.
Esistono in commercio anche dei coriandoli plastificati, più luccicanti di quelli di carta. Sì, sono più divertenti, ma anche per niente sostenibili. Spesso i coriandoli vengono infatti gettati per le strade (e non solo in casa, dove puoi raccoglierli e differenziarli a dovere), dove si depositano per venire raccolti dalla pulizia stradale. Tuttavia sempre di plastica si tratta, e non di materiali biodegradabili! Evita quindi di acquistali. E getta sempre la confezione (anche per quanto riguarda i coriandoli in carta, se li acquista) nel bidone corretto.
Ci sono moltissimi modi per riutilizzare i coriandoli avanzati e le stelle filanti che hai usato per festeggiare Carnevale. Hai mai provato a realizzare una ciotola pop con i coriandoli riciclati? Oppure a creare degli originalissimi pacchetti regalo?
La caratteristica principale del Carnevale non sono frittelle e coriandoli, ma i travestimenti! Il problema è che spesso si tratta di indumenti acquistati a poco prezzo (indicativo di capi poco sostenibili a livello ambientale e produttivo), oppure di costumi di personaggi che dopo un paio d'anni non sono più di moda, e che quindi vengono gettati via senza pensarci due volte. Sappiamo, però, che l'industria tessile è molto inquinante. Per non alimentarla, puoi creare in casa i tuoi costumi di Carnevale. È semplice e ti permetterà di riciclare materiali, tessuti e indumenti che magari giacevano nell'armadio da anni.
Il costume da gatto fai da te? Crea le orecchie con un vecchio cerchietto e poi vestiti semplicemente di nero. Quello da fantasma? Ricicla un vecchio lenzuolo rotto.
Prima di tutto, controlla ciò che hai in casa: probabilmente, il make up di cui hai bisogno per completare il tuo travestimento ce l'hai già. Non servono matite apposite: puoi usare i rossetti, l'eye-liner e gli ombretti che già usi quotidianamente (o che utilizza qualcuno che vive con te, o a cui puoi chiederli in prestito). In generale, poi, scegli trucchi biologici: non sono solo più delicati sulla pelle e sugli occhi, ma sono anche biodegradabili e pensati per inquinare meno una volta che li lavi via dalla tua faccia.
Una volta terminati i festeggiamenti, che fine fanno i tuoi costumi? Ci hai mai pensato? Probabilmente – come un sacco di persone – li tieni in un contenitore in soffitta o in garage, da aprire solo a Carnevale o Halloween. E spesso e volentieri si tratta di travestimenti che usi solo una volta, perché giustamente non hai voglia di interpretare nuovamente lo stesso personaggio degli anni passati. I costumi e i travestimenti possono però trovare una nuova vita e tornare utili anche quando Carnevale finisce: tieni lo scatolone a portata di mano e riutilizzali così.