
L’inquinamento atmosferico è uno dei veri problemi del nostro tempo. In particolare in alcune grandi città, quelle con enormi edifici vecchi e poco efficienti e attraversate ogni giorno da milioni di automobili magari con a bordo una sola persona, presentano una qualità dell’aria ben oltre i limiti che garantirebbero la salute dei cittadini. Per questo, da diversi anni ormai si accetta qualsiasi proposta innovativa che possa aiutare a ridurre la quantità di aria tossica che minaccia i nostri polmoni e la nostra salute.
Per farti un esempio, esiste uno strumento chiamato “abbattitore di polveri sottili” in grado, lo dice anche il nome, di “abbattere” il particolato presente nell’aria e rilasciare ossigeno pulito.
Ma come funziona questo strumento? Per vederci più chiaro, facciamo un passo indietro.
Si tratta di un’invenzione, chiamata APAS (Air Pollution Abatement) concepita dalla start-up italiana Is-Tech ancora nel 2013 e da allora introdotta in diverse città sia italiane che nel resto del mondo come ad esempio Pechino e Los Angeles.
Il suo funzionamento è molto semplice, ed emula quello della pioggia. In pratica, posizionato a un’altezza di un metro da terra, lo strumento aspira l’aria e la ripulisce sottoponendola a una sorta di “pioggia” di un liquido specifico che, appunto, abbatte le particelle di particolato depositandole in acqua e re-immette l’aria pulita nell’ambiente. Un funzionamento tanto semplice quanto efficace, che non produce scarti nocivi e che è già da anni attivo in diversi luoghi, posizionato nelle zone più soggette a traffico e quindi inquinamento.
Una tecnologia che è possibile utilizzare sia indoor che all’esterno, per arginare quanto più possibile una situazione altamente pericolosa per la nostra salute e per l’ambiente.