Addio cani alla catena in Toscana: la giunta regionale ha approvato il divieto definitivo

La Toscana dice addio alla catena! La Giunta Regionale ha approvato il divieto di tenere i cani legati o con mezzi di contenimento similari: un passo avanti importante per la tutela del benessere animale.
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Roberto Russo 21 Marzo 2024

Finalmente una svolta importante per la tutela dei cani in Toscana: la Giunta Regionale ha approvato in via definitiva il divieto di tenere i cani legati alla catena o con mezzi di contenimento similari. Il provvedimento, che ha validità immediata, rappresenta un passo avanti fondamentale per il benessere animale e la civiltà in quella regione.

Un divieto necessario e urgente

Prima di questa modifica, il regolamento del 2011 permetteva la detenzione di un cane alla catena in via eccezionale, per un massimo di 6 ore al giorno e con catene lunghe almeno sei metri. Tuttavia, questa norma risultava inefficace e poco applicata, lasciando spazio a interpretazioni soggettive e a possibili maltrattamenti.

Come sottolineato dal Presidente della Regione Eugenio Giani, “tenere un cane alla catena può avere serie conseguenze, psichiche e fisiche, per lo sviluppo degli animali”. La catena limita la libertà di movimento, causando stress, ansia e frustrazione nel cane, con possibili ripercussioni sul suo comportamento. Inoltre, l'isolamento e la mancanza di stimoli possono portare a problemi di salute mentale e fisica.

Un esempio di civiltà e di progresso

Con l'introduzione di questo divieto, la Toscana si allinea alle altre regioni che hanno già adottato misure simili, come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Puglia e provincia di Trento. È importante sottolineare che non esiste ancora una legge nazionale che vieti questa pratica, rendendo la Toscana un esempio virtuoso in materia di tutela dei diritti degli animali.

Il nuovo regolamento prevede solo due eccezioni, circoscritte e ben definite:

  • comprovate ragioni sanitarie: in caso di specifici problemi di salute del cane, che ne rendano necessaria la restrizione per un periodo di tempo limitato, previa certificazione veterinaria;
  • urgenti misure di sicurezza: in situazioni di pericolo imminente per l'animale o per le persone, che richiedano la sua temporanea legatura.

Un impegno per il futuro

L'approvazione di questo divieto rappresenta un risultato importante, ma non è la fine del percorso. Oltre a vietare la catena, è importante promuovere una cultura di rispetto e di cura degli animali. È fondamentale sensibilizzare la cittadinanza sull'importanza di una corretta gestione dei cani e promuovere la cultura del rispetto e della cura degli animali.

In conclusione, il divieto di tenere i cani alla catena in Toscana è una vittoria per il benessere animale e un passo avanti verso una società più civile e consapevole.

Fonte | ANSA