Agricoltura di precisione: cos’è, come funziona e perchè dovremmo puntarci il più possibile

La crescita della popolazione e i cambiamenti climatici rischiano di rendere impossibile sfamare tutti gli abitanti del pianeta. Ma oltre a passare a uno stile di vita diverso, privilegiando l’alimentazione vegetariana o vegana, una soluzione potrebbe arrivare dall’agricoltura di precisione. Vale a dire, l’utilizzo della tecnologia per ottimizzare tutte le fasi del ciclo agricolo, dalla semina alla raccolta. Di cosa si tratta? Te lo spieghiamo in questo agricolo?
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Michele Mastandrea 5 Aprile 2022

Sapevi che, secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale crescerà di almeno due miliardi di persone da qui al 2050? Entro metà secolo potremmo così sfiorare la cifra record di 10 miliardi di abitanti. Un dato che, immagino, ti sconvolgerà. Ma che soprattutto, ti dovrebbe fare pensare alle molteplici conseguenze per il modo in cui vivremo sul nostro pianeta.

Un'urbanizzazione sostenibile sarà sempre più difficile da realizzare, con le città che saranno abitate da un numero mai visto di persone. I processi migratori assumeranno una scala inaudita, soprattutto se non invertiremo la rotta nel contrasto ai cambiamenti climatici. C'è poi un altro settore in cui sarà necessario agire in maniera decisa: l'agricoltura. Con un simile aumento della popolazione, assicurare a tutti una sana alimentazione sarà davvero difficilissimo. Ti basti pensare che solo oggi, secondo la Fao, tra 700 e 800 milioni di persone soffrono la fame.

Tra le soluzioni, c'è senza dubbio il passaggio di massa a un'alimentazione vegetariana o vegana. Sul lungo periodo, potrebbe aiutarci a recuperare parte dei terreni destinati all'allevamento di bestiame, una delle pratiche più intensive a livello di utilizzo di acqua. Ma ci sono anche metodi innovativi di coltivazione dei campi che potrebbero darci una grossa mano.

Puntare sulla tecnologia

Oggi ti parlo allora dell'agricoltura di precisione. Ma di cosa si tratta? Il nome racchiude tutta una serie di tecniche e di applicazione della tecnologia al settore agricolo. Obiettivo, evitare lo spreco di risorse – di suolo, di sementi, ma anche dell'acqua necessaria per irrigare – aumentando però la qualità e la quantità della produzione.

Sembra impossibile, ma in realtà è solo l'ultima evoluzione dello sviluppo millenario dell'agricoltura. Nuove tecniche e nuovi strumenti hanno via via permesso nel corso del tempo lo sviluppo di nuove pratiche. Queste, a loro volta, hanno portato a una maggiore resa delle colture, aiutando a sostenere i consumi la crescita della popolazione.

Certo, c'è poi il problema della distribuzione, l'elemento decisivo per permettere a tutti di nutrirsi. Si tratta però di un tema più politico che tecnico: in termini di quantità, già oggi produciamo ampiamente quanto basterebbe a sostenerci tutti. Ora serve farlo in maniera sempre più sostenibile.

Il Precision Farming

Il cosiddetto "Precision Farming" nasce negli anni Settanta negli Stati Uniti. L'idea è di utilizzare i più moderni strumenti tecnologici per migliorare i sistemi produttivi. Ad esempio, devi sapere che anche all'interno di uno stesso terreno non tutte le aree sono uguali. Conoscere la composizione del suolo, la sua esatta conformazione, può permettere di ritenervi più adeguata una coltura o un'altra, oppure di dosare l'acqua che serve per coltivarlo.

In generale, l'idea è di utilizzare la scienza e le moderne tecniche di rilevamento dati per agire in maniera corretta e tempestiva nelle varie fasi del ciclo agricolo. Strumenti come i microprocessori, i droni o i rilevatori Gps possono infatti ottimizzare in maniera enorme il lavoro nei campi. Facendo risparmiare tempo, spendere meno e raccogliere di più.

Un sensore Gps applicato a un trattore può permettere ad esempio di sapere con precisione dove è stato prelevato un campione di terreno da sottoporre ad analisi. Oppure di evitare sovrapposizioni o mancanze nell'aratura e nella semina del terreno, evitando sprechi.

Abbattere i costi

Rendere automatizzati processi come aratura e semina permette di abbattere alla lunga i costi di produzione, a partire dalla remunerazione del lavoro del contadino. Lo stesso procedimento automatizzato può essere utilizzato nell'ambito della raccolta, che attraverso la conoscenza dei dati può essere effettuata nel momento migliore in relazione alla qualità del prodotto finale. Si potrà portare così sui mercati prodotti più buoni e in maggiore quantità.

Tutto questo ha un'influenza sui prezzi finali dei beni agricoli, una delle variabili più importanti per impattare sui tassi di fame nel mondo, permettendo a tutti di accedere al cibo. Dal punto di vista del produttore, migliorare sensibilmente l'utilizzo dei terreni e la loro redditività può essere inoltre di fondamentale importanza per togliere dalla povertà milioni di persone che in tutto il mondo, soprattutto in Asia, Africa e Sud America, vivono ancora di agricoltura.

Un'agricoltura sostenibile

Facciamo altri esempi. Rilevare i tassi di umidità dei terreni attraverso specifici sensori, oppure accordare l'irrigazione dei campi con le previsioni meteo, può essere importante ai sensi del risparmio di una risorsa decisiva come l'acqua. E risparmiare risorse idriche significa in alcuni contesti poter affrontare meglio periodi prolungati di siccità, mentre in altri può significare anche l'accesso all'acqua nei luoghi meno serviti in termini di distribuzione.

Pe quanto riguarda la concimazione del terreno, questa potrà essere effettuata in maniera migliore in base all'analisi chimica del campo e a partire dal tipo di coltura che vi si vuole effettuare. Una sempre più accurata conoscenza delle caratteristiche fisiche dei terreni potrebbe anche aiutare a ridurre l'utilizzo di fertilizzanti, che hanno un impatto importante in termini di inquinamento.

Inoltre, una corretta analisi chimica può permettere di affrontare in tempo eventuali problemi del terreno, così come di valutare se sono in corso attacchi alle piante da parte di agenti patogeni. Infine, conoscere tutte le fasi della produzione alla perfezione può aiutare in termini di tracciabilità del prodotto, un tema dove la sensibilità è giustamente aumentata negli ultimi anni.

Servono investimenti

Secondo i dati rivelati da Coldiretti, nel solo 2020 l'agricoltura di precisione ha portato a ricavi ulteriori di 540 milioni di euro. Rivelandosi molto utile soprattutto nella prima fase della pandemia, quando molti lavoratori erano stati costretti ad abbandonare i campi per ragioni di ordine sanitario.

Il futuro dell'agricoltura, insieme al settore dell'agrivoltaico (che permette di guadagnare terreni prima destinati ai pannelli solari), potrebbe dunque essere nelle mani del Precision Farming. Serviranno però importanti investimenti per sfruttarne al meglio le enormi potenzialità: partendo innanzitutto dall'assicurare una buona connessione internet di buona qualità anche nelle aree agricole di tutto il mondo, per arrivare allo sviluppo di software sempre più abili nel gestire i dati raccolti. L'agricoltura di precisione è già una realtà, ora serve solo puntarci.

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